In 40 milioni al voto pro o contro Brexit

GRAN BRETAGNA. Dentro o fuori. Quaranta milioni di elettori  britannici dovranno decidere se rimanere nell’Unione Europea o uscire. È oggi infatti che si tiene il referendum consultivo sulla cosiddetta Brexit. Dall’immigrazione all’economia, passando per la sovranità politica, ecco le principali ragioni di  Leave e Remain.
Immigrazione
Nel 2015 la Gran Bretagna ha avuto un saldo migratorio record di 336.000 persone, di cui 180 mila dall’Ue. Recuperare il controllo delle frontiere significherebbe limitare l’immigrazione dall’Ue e ridurre i pagamenti di aiuti sociali, decongestionare i servizi e riservare posti di lavoro i british. Chi spinge per il Remain sostiene che gli immigrati contribuiscono più a livello di imposte che non di costi.
Economia
Secondo i pro-Brexit un’uscita dall’Ue consentirebbe al Regno Unito di recuperare la contribuzione netta al bilancio europeo. Brexit renderebbe possibile una crescita del Pil – entro il 2030 dallo 0,6 all’1,% (dati Open Europe). Il Regno Unito potrà smettere di inviare 350 milioni di sterline a Bruxelles ogni settimana. Sul fronte opposto, l’Ue è il primo partner economico del Regno Unito, ha inciso al 44% nelle esportazioni e al 53% nelle importazioni nel 2015. Brexit potrebbe determinare una mancata crescita dallo 0,8 al 2,2 per cento.  Inoltre per ogni sterlina che la gran Bretagna versa a Bruxelles ne riceve 10 in investimenti e scambi commerciali.
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