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8:00 pm, 16 Giugno 16 calendario

La Svezia si fa coraggio “Tutto è possibile”

Di: Redazione Metronews
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CALCIO Gli svedesi fanno la parte di quelli che hanno paura. Almeno a sentire i commenti della stampa scandinava che filtravano da Tolosa: «Serve un miracolo», «speriamo almeno in un pareggio», «la Svezia non è più al livello della suastoria passata» e via di questo passo, scaramanticheggiando. Di sicuro, dopo il non brillantissimo esordio (il pareggino contro l’Irlanda), l’ambiente scandinavo non è dei più tranquilli.
Il ct Hamren e Kallstrom
In conferenza stampa, il ct Erik Hamren ha detto di aver perentoriamente chiesto ai suoi giocatori pressing, massima attenzione, un pizzico in più di cinismo, ma soprattutto «tanta fame», perché «l’Italia è più forte dell’Irlanda e mi aspetto una gara ancora più difficile. Certo, tutto è possibile. Sempre». E che «tutto sia possibile» lo ha ripetuto anche uno dei senatori del gruppo, il centrocampista Kim Kallstrom, 34 anni ad agosto, al Grassopphers la scorsa stagione, in Nazionale nel 2001. Lui, nel 2004, c’era. E ricorda: «Eravamo in svantaggio e siamo riusciti a pareggiare grazie ad un grandissimo gol di Zlatan. Fu un’ottima gara dal punto di vista collettivo e così riuscimmo ad andare avanti. Domani dobbiamo pensare proprio a questa impresa». Gira e rigira, il pivot della discussione è proprio Zlatan Ibrahimovic, e non potrebbe essere altrimenti.
Buffon e la “seconda partita”
Lo è anche per il capitano Buffon. Ha cominciato a prenderla sul largo: «Sicuramente siamo confortati dal risultato e dalla prestazione della prima gara. Probabilmente non ce lo aspettavamo neppure noi. Però, come ho detto prima dell’esordio, la nostra forza era conoscere bene le nostre virtù e i nostri limiti; anche ora deve essere questa la nostra arma in più». Poi è entrato nello specifico, ossia nello spauracchio del momento: «Ibra? Una squadra che ha la fortuna di avere negli undici titolari Zlatan ha un bel vantaggio. In Portogallo, nel 2004, un gol suo ci costò caro; poi, nel corso della sua carriera, ha dimostrato a lungo le sue doti tecniche e acrobatiche».
A ben vedere, di spauracchio ce n’è anche un altro. «Storicamente nella seconda partita di una rassegna importante l’Italia ha sempre avuto dei problemi», sottolinea infatti Buffon, per poi aggiungere: «Ma siamo qui per risolverli».
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16 Giugno 2016
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