I nuovi Goblin presentano il loro progetto “Rebirth”

ROMA  «I Goblin Rebirth nascono dalla voglia mia e di Fabio Pignatelli di suonare i brani delle nostre colonne sonore meno note, quelle che avevamo registrato in passato da soli, “Buio Omega“, “Contamination”, “La chiesa”». Parole del batterista Agostino Marangolo per introdurre Goblin Rebirth, progetto nato da una costola dei leggendari Goblin, autori di colonne sonore di cult-movies.
La band – che ha da poco registrato due nuovi album, uno in studio e l’altro dal vivo – sarà  domenica alle 21, 30 al Planet di via del Commercio.  
«Dopo l’ennesima rottura dei Goblin, credo nel 2011 – racconta Fabio Pignatelli – io e Marangolo ancora caldi di 5 concerti, nei quali avevamo potuto toccare con mano il calore dei fan dopo più di 30 anni, non volevamo finirla lì.  Scelti alcuni musicisti che conoscevamo da tempo, abbiamo rimesso in piedi la band. E abbiamo realizzato il sogno di suonare qualche colonna sonora che gli altri Goblin rifiutavano di suonare, perché realizzata in un periodo in cui eravamo solo io e Ago».
«I Goblin – prosegue il bassista – sono sempre stati un gruppo aperto in cui ha suonato un sacco di gente.  Un po’ come Miles Davis… Credo sia un bel mix di musicisti e, come tutte le famiglie, anche i Rebirth hanno un neonato che porta avanti la stirpe».
Nel concerto troveranno spazio anche brani tratti da “Suspiria”, “Profondo Rosso” e dall’opera “Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark”. Info: planetliveclub.com
STEFANO MILIONI