MORTI DA AMIANTO
7:27 pm, 15 Febbraio 16 calendario

Morti d’amianto Indagati ex manager Atm

Di: Redazione Metronews
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MILANO  Le accuse ipotizzate sono pesantissime: omicidio colposo e lesioni gravi. I destinatari sono i due ex direttori generali di Atm, Elio Gambini (dal 1988 al 1995), e il suo successore Roberto Massetti (dal 1995 al 2001), responsabili per la Procura della morte di sei ex dipendenti dell’Azienda e delle lesioni gravi provocate ad altri due lavoratori, a causa dell’esposizione all’amianto.
Per il pm Maurizio Ascione – che ieri ha chiuso l’indagine e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio – i due manager titolari all’epoca della sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, non avrebbero osservato la normativa in tema di amianto, non avrebbero informato dei rischi a cui andavano incontro i lavoratori; non avrebbero impedito “manutenzioni e lavori” in ambienti “suscettibili di importanti rilasci di fibre” come i depositi dei bus e i tunnel della metropolitana. I due indagati, interrogati nei mesi scorsi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Tra gli ex dipendenti della municipalizzata morti tra il 2009 e il 2015 per mesiotelioma pleurico provocato dalla prolungata esposizione all’amianto, figurano un autista di bus, un elettricista, un addetto al segnalamento ferroviario, un meccanico incaricato della riparazione dei mezzi di superficie, un tecnico elettricista e un falegname. Le lesioni riguardano invece le “placche pleuriche” che hanno colpito due addetti del reparto armamento di Atm.
Un conto non definitivo
Ma il conto delle vittime potrebbe non essere definitivo, visto che l’amianto è un killer che uccide anche molto tempo dopo l’inalazione. Per il Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni: “Il picco dei morti è previsto in continua crescita fino al 2020”. METRO

15 Febbraio 2016
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