MORTI DA AMIANTO
8:28 pm, 19 Novembre 14 calendario

Cassazione su Eternit: “Il reato è prescritto”

Di: Redazione Metronews
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Roma Condanna annullata senza rinvio «perchè il reato è estinto per prescrizione». È il verdetto pronunciato dalla prima sezione penale della Cassazione in merito al processo Eternit sulle morti da amianto. La Suprema Corte, velocizzando improvvisamente ieri notte i tempi della decisione e con sole due ore di camera di consiglio, ha dunque annullato la condanna che la Corte di Appello di Torino aveva inflitto il 3 giugno 2013 al magnate svizzero Stephan Schmidheiny – unico imputato rimasto nel processo – che in secondo grado era stato condannato a 18 anni di reclusione per disastro ambientale doloso.
Un verdetto accolto da urla e fischi
Il verdetto è stato accolto con urla di «Vergogna! Vergogna!» dalle parti offese e dai fischi dei famigliari delle vittime dell’amianto che erano presenti al momento della lettura. Secondo il pronunciamento della Cassazione – che fa saltare anche i risarcimenti – la prescrizione sarebbe maturata addirittura «prima della sentenza di primo grado». Una tesi che ieri mattina era stata sostenuta anche dal procuratore generale di Cassazione e che aveva lasciato sbigottiti i famigliari delle vittime.
Le famiglie: “Noi non molleremo mai”
«I reati contestati nel processo Eternit sono prescritti – aveva detto il pg – perchè sono da far risalire a quando chiuse lo stabilimento dell’azienda». Dunque niente rinvio ad un nuovo appello, ma la parola fine e tutti a casa. Fuori dal “Palazzaccio”, come viene chiamato a Roma il palazzo della Cassazione, già nel pomeriggio era montata la rabbia dei cittadini giunti da Casale Monferrato e Reggio Emilia, città dove l’Eternit ha aperto fabbriche, e dove si continua a morire. Si pensava però che il verdetto finale arrivasse lunedì e già si stavano mettendo in cantiere nuove proteste: «Noi non molleremo mai», avevano detto i parenti delle vittime. Immediata la reazione dell’Osservatorio Amianto, che chiederà al procuratore torinese Guariniello di imbastire un “processo Eternit bis” con il reato di omicidio e presenterà un ricorso alla Corte di Strasburgo.
Saltano anche i risarcimenti
Con il verdetto di annullamento della Cassazione vengono azzerati i risarcimenti. In Appello, era stato riconosciuto un risarcimento di 30 mila euro a favore di 938 parti offese. In tutto le provvisionali sfioravano i 90 milioni di euro. Ma la Corte ha sottolineato che la prescrizione del reato è maturata prima della sentenza di primo grado e questo fa saltare tutte le statuizioni civili.
STEFANIA DIVERTITO

19 Novembre 2014
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