Olivetti, a giudizio manager e vertici
TORINO Presidenti, amministratori delegati e dirigenti dell’ex Olivetti sono stati rinviati a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sulle morti e le malattie che hanno colpito gli ex dipendenti a causa dell’esposizione d’amianto: il fascicolo riguarda 13 morti e due malati.
Ieri mattina, il gup Cecilia Marino ha deciso che 17 ex vertici che si sono succeduti nel tempo, tra gli anni Settanta e Novanta, saranno processati a partire dal 23 novembre per omicidio e lesioni colpose.
Tra coloro che dovranno affrontare il dibattimento gli ex big di Olivetti, Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colaninno (a lui è contestato solo un episodio di lesioni). Per altri 11 imputati, tra cui Marco e Rodolfo De Benedetti, il giudice ha deciso il non luogo a procedere «per non aver commesso il fatto». Il gup ha ritenuto di non procedere sui consiglieri di amministrazione senza deleghe.
Ammessi come parti civili oltre ai familiari delle vittime, anche Fiom e Fim, Comune di Ivrea, Città metropolitana di Torino, un gruppo di Comuni, Inail e le associazioni Afeva e Anmil. «In dibattimento chiariremo le responsabilità reali di quanto avvenuto in Olivetti. C’era una organizzazione strutturata che consentiva la risoluzione dei problemi in modo tempestivo», ha detto l’avvocato Tomaso Pisapia, legale di Carlo De Benedetti, dopo la lettura del dispositivo.
REBECCA ANVERSA
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