Cinque podi sulle nevi L’Italia esulta

SCI Un oro storico e due podi inattesi, ieri. L’oro viene dal fondo: Pellegrino si conferma in stato di grazia e, con Noeckler, a Planica, Slovenia, vince (a dieci anni dal successo a Sapporo di Frasnelli e Zorzi) la prova di team sprint di tecnica libera di CdM davanti alle due coppie francesi. Pellegrino, che a Planica aveva centrato il 4° successo stagionale (e 7 vittorie complessive), si conferma l’azzurro più vincente di sempre. Esulta: «Ho realizzato un sogno che avevo sin da ragazzino. Domenica indimenticabile. Faccio i complimenti agli azzurri delle altre discipline…noi non potevamo esimerci». 
Slalom: Razzoli e Gross
La altre discipline, appunto. Qui, per cominciare, hanno brillato Giuliano Razzoli e Stefano Gross, capaci, nello slalom di Wengen, di arrivare rispettivamente 2° (a 30 centesimi) e terzo “0”68) dietro al norvegese Kristoffersen. «Un podio importante perché è stato fatto insieme a un mio compagno e perché arriva alla vigilia di una gara che mi piace molto, quella di Kitzbuehel», ha detto Razzoli, aggiungendo: «Era da tempo che dimostravo di avere il risultato nelle gambe, ma con il poco allenamento che riesco a fare a causa del dolore al ginocchio, mi mancava sempre qualcosa».
Brignone Gigante
La Rebensburg ha vinto il Gigante di Flachau, recupero di Ofterschwang, precedendo la slovena Ana Drev. Terza l’azzurra Federica Brignone, capace di risalire dal 5° al 3° posto grazie a un’ottima seconda manche (in top 10 la Fanchini, sesta, la Marsaglia e la Moelgg, settime ex aequo). «Volevo andare forte ma non si vedeva nulla, sbatteva tutto e bisognava davvero spingere. Mi sentivo ferma», commenta la Brignone, che si dice contenta per sé ma anche per la squadra.
Biathlon: super staffetta
Altri applausi per un altro podio: il 3° posto a Ruhpolding per le azzurre della staffetta di biathlon: Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer, alle spalle di Ucraina e Germania. I podi azzurri ora sono 7.
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