SIRIA
8:39 pm, 9 Dicembre 15 calendario

Putin agita l’ipotesi delle armi nucleari

Di: Redazione Metronews
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SIRIA  «Armi nucleari? Speriamo di no». Sa di avvertimento l’uscita di Putin. Scesa in campo militarmente a fianco del regime di Damasco, la Russia mostra i muscoli. Per la prima volta ha confermato di aver usato un sottomarino schierato nel Mediterraneo per colpire obiettivi a Raqqa, la capitale del sedicente califfato dell’Isis. Poco dopo, il presidente Vladimir Putin si è augurato che tali missili non debbano mai essere armati con testate nucleari. Una minaccia smentita dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov: «Non c’è alcuna necessità di usare le armi nucleari contro l’Isis: ce la possiamo cavare con quelle convenzionali». L’operazione suona come una nuova dimostrazione di forza di Mosca, che da settimane sta rafforzando il suo dispositivo militare nella regione. 
Ma anche gli Stati Uniti alzano i toni. «La verità è che siamo in guerra», ha affermato il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, riferendo sulla strategia anti-Isis in Congresso. Il capo del Pentagono ha ammesso: «non siamo riusciti a contenerne l’avanzata ma stiamo gettando le basi per una svolta positiva». Per Carter, gli Stati Uniti sono pronti a fornire consiglieri ed elicotteri d’assalto, se saranno richiesti dall’Iraq per «finire il lavoro» di riprendere il controllo di Ramadi dalle mani dello Stato islamico. Durante la sua audizione, Carter ha sollecitato la Russia a stare «dalla parte giusta» della lotta contro lo Stato islamico. E ha chiesto più impegno contro il califfato agli alleati del Golfo. 
Intanto non cala la tensione fra Russia e Turchia. Ankara, che ha portato truppe nella zona di Mosul in Iraq, ha accusato la Russia di compiere pulizia etnica contro turcofoni e sunniti nella regione di Latakia, in Siria, abitata da alawiti fedeli al regime di Assad e nella quale si trovano basi russe.
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9 Dicembre 2015
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