Tpl, protesta a oltranza Ferme 91 linee

ROMA: Settimo giorno di protesta per i lavoratori della Tpl, dsa mesi senza stipendio, che ieri, alla vigilia di una settimana che diventa cruciale per il futuro del consorzio, hanno incrociato le braccia. Da via Raffaele Costi al deposito di Maglianella, novanta le linee bus ferme (più quelle normalmente non in servizio la domenica). Insomma, ancora una giornata di grandi disservizi per le periferie. Gli autisti di Roma Tpl come forma di protesta hanno deciso di bloccare i depositi, nonostante l’incontro avvenuto giorni fa con il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. E nosnostante la comunicazione avvenuta venerdì scorso dal Campidoglio circa il pagamento degli stipendi proprio a partire da oggi: «L’Amministrazione Capitolina ha liquidato, nella giornata di oggi (venerdì, ndr), l’importo di circa 12 milioni di euro in favore della Società Roma Tpl, a titolo di contributo finalizzato al rimborso degli oneri derivanti dall’adeguamento del Ccnl del Trasporto Pubblico Locale – relativo all’anno 2015 – per permettere all’azienda il pagamento degli stipendi dei lavoratori. L’accordo sulla transazione stretto questa mattina nel corso di una riunione in Campidoglio consente, infatti, alla Società Roma Tpl, di rispettare l’obbligo a effettuare, il prossimo lunedì 30 novembre 2015, il pagamento degli stipendi dei dipendenti relativi alla mensilità di novembre. La Società si è impegnata ufficialmente al rispetto del vincolo». Promessa che evidente non basta ai lavoratori Tpl che scrivono: «Se non si raggiunge un accordo tra azienda e lavoratori il blocco del servizio continuerà ad oltranza». Oggi in Campidoglio l’incontro con il prefetto Gabrielli.
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