I Ministri sul palco dell’Hiroshima

TORINO  Doppio set torinese per i Ministri all’Hiroshima, venerdì e sabato. E doppio “tutto esaurito” già incamerato. Segno che il rockeggiante trio milanese sa il fatto suo e ha dalla sua parte uno zoccolo duro di fan agguerriti.
La band arriva in città sull’onda di un nuovo album, “Cultura Generale”, registrato quasi totalmente in presa diretta, che si è mosso bene nelle classifiche e nel gradimento del pubblico.
«Il disco parla semplicemente delle nostre vite – raccontano – della debolezza, delle responsabilità e della depressione, di macchine sportive e macchine usate, di giracravatte, di rabbia necessaria, di alluvioni, poeti e strade di campagna. Di progetti, di rinunce e di amore, che spesso è, non senza amarezza, una delle poche cose che rendono i problemi di cui sopra non così importanti».
Il FolkClub risponde con l’accoppiata Beppe Gambetta e Tony McManus, un genovese e uno scozzese, accomunati da un grande talento chitarristico: venerdì proporranno un suggestivo concerto fra world music, folk e canzone d’autore.
A seguire, sabato, il live del Big Babel Ensemble con la partecipazione di Lamia Bedioui, che riunirà sul palco artisti provenienti da Africa, Asia ed Europa.
Sonorità più pop allo Spazio 211, sabato, col gruppo di culto Balthazar. 
DIEGO PERUGINI