Cortellesi: Noi donne siamo le più discriminate

CINEMA Quando una donna perde tutto, quando si ritrova finalmente (dopo anni) felicemente incinta, ma perde il lavoro, ha un marito che non vuol lavorare, non sa dove sbattere la testa e perde anche i soli affetti cui appoggiarsi: è allora che tutto può succedere.
Persino che il sangue scorra: “La domanda che scrivendo il film  ci siamo posti è proprio questa: qual è il limite oltre cui si può spingere una persona comune disperata come tante oggi? Quando può arrivare a diventare una persona incontrollabile e pericolosa, magari con una pistola in mano? Difficile dirlo ma di certo la donna che io racconto si trova in un momento di disperazione e allora la sua filosofia di vita del farsi pecora per vivere serena senza pretendere nulla crolla”. Così racconta Paola Cortellesi Gli ultimi saranno gli ultimi (da giovedì nei cinema) diretto da Massimiliano Bruno, il film che ha anche scritto e che interpreta al fianco di Alessandro Gassmann, Laura Balbo e Fabrizio Bentivoglio.
È la crisi vista (e vissuta) dalle donne? “Sì, le donne che sono ancora le più discriminate, ma di cui parla solo il Papa, gli altri fanno finta di nulla”. Una vergogna che arriva come un pugno in faccia agli spettatori: “Un film necessario – dice il regista –in un momento in cui tutti mi consigliavano di fare una commedia. Invece, io ho scelto di dare un pugno nello stomaco allo spettatore, in nome di tanti precari che non ce la fanno e non solo per la perdita del lavoro ma per la perdita degli affetti”.
SILVIA DI PAOLA