Omicidio stradale
9:47 pm, 26 Ottobre 15 calendario

Per i pirati della strada la galera per 18 anni

Di: Redazione Metronews
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Roma. Da due a sette anni di reclusione per “chiunque cagioni la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale”: ecco l’essenza del nuovo reato di omicidio stradale, disegno di legge da ieri alla Camera in seconda lettura e che entro fine anno (dopo il terzo passaggio al Senato) diventerà testo normativo.
Cosa prevede la legge nuova
Pene più severe e un reato nuovo di zecca da inserire nel codice penale; la nuova legge non riguarda solo la mortalità ma anche i danni gravi alle persone: infatti introduce anche il reato di lesioni stradali. E per le aggravanti si rincara la dose: è prevista la pena da 7 a 10 anni per l’omicidio stradale con ubriachezza e tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 mg: equivalgono a circa 3 bicchieri e mezzo di vino oppure un paio di boccali di birra. Per “ubriachezza grave” si arriva a un massimo di 12 anni. Nella legge vigente si va da 3 a 10 anni.
Pene minime
La pena maggiore del testo (a prima firma Scilipoti) è per il pirata della strada che uccida una o più persone: fino a 18 anni di reclusione e revoca della patente fino a 30 anni.Ma le Associazioni delle Vittime della strada e ieri hanno manifestato a Montecitorio. Giorgio Biserni è presidente dell’Asaps, associazione amici della polizia stradale: «Chi guidando in un centro urbano superi i limiti di 50 Km/h ora, dopo i lavori di Commissione alla Camera, rischia dai 4 ai 7 anni mentre nel testo uscito dal Senato erano previsti 7-10 anni. Contestiamo poi l’inserimento della diminuzione fino al 50% della pena qualora nell’incidente emerga un concorso di colpe da parte della vittima: in questo caso i 4 anni diventano 2 che con il patteggiamento potrebbero trasformarsi in pochi mesi”. O niente carcere. 
Aumentano gli incidenti mortali
Dopo anni in cui le vittime della strada erano in diminuzione, il trend sembra essersi invertito. E il picco c’è stato a luglio, nella fascia oraria notturna. I dati sono di polizia e carabinieri: tra le cause principali, secondo i dati rilevati, l’uso dei cellulari mentre si guida, compresi sms, mail e anche i selfie.
Secondo Poliziamoderna, nei primi sette mesi dell’anno ci sono state 972 vittime (nel 2014 erano 952). Gli incidenti mortali sono passati dagli 879 del 2014 agli 897 di quest’anno. Una ricerca dell’istituto francese di statistica, riportato da Poliziamoderna, rileva che la distrazione per il telefono durante la guida determina una riduzione dal 30 al 50% delle informazioni percepite dalla strada. Stress e distrazione stanno creando soprattutto nei tratti urbani, i più colpiti dall’aumento dell’incidentalità, un deficit d’attenzione negli automobilisti che risulta letale.
STEFANIA DIVERTITO
 

26 Ottobre 2015
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