Dite: “Vi manda Mantovani” raccomandazioni al comizio

REGIONE «Ho trovato tanti posti di lavoro. Adesso per esempio ho nelle mie disponibilità, perché voi me le avete consentite eleggendomi in Regione , anche di segnalare delle persone. Ho bisogno di direttori generali. (…) Io… come prima cosa mi vien da segnalare la gente di Arconate». Così Mario Mantovani, attuale vice presidente del Pirellone (in manette), già assessore regionale alla Sanità, già sindaco di Arconate (per tre mandati, in barba alla legge), già sottosegretario ai Trasporti e Infrastrutture per Berlusconi, di Forza Italia, arringava i suoi elettori arconatesi qualche anno fa. Da allora il tempo è passato, ma, per i magistrati, il “vizietto” di segnalare gli amici alle istituzioni non l’avrebbe perso. Non un politico qualsiasi, Mantovani, ma il plenipotenziario di Silvio al Pirellone. L’uomo al quale Maroni, a malincuore, aveva ceduto  la poltrona della Sanità, il settore da riformare dopo le “disavventure” del quindicennio formigoniano  (oggetto di processi e inchieste da parte dei pm).
La sua caduta, che Fi non ha voluto commentare, è un durissimo colpo per la giunta Maroni.
Ma ancora più duro da digerire il coinvolgimento dell’assessore all’Economia, Massimo Garavaglia,  fedelissimo di Bobo, il cervello economico del Pirellone. A poche ore dagli arresti, mentre M5s e Pd annunciavano una mozione di sfiducia a Maroni, il Presidente incontrava Salvini. Ufficialmente hanno  parlato d’altro e i due hanno deciso di vedere le carte dei magistrati prima di prendere ogni decisione, tuttavia una cosa è chiarissima: nella giunta che prometteva un nuovo corso dopo l’opacità di Formigoni, sembra cambiato proprio poco.
ANDREA SPARACIARI