La buona scuola
8:17 pm, 11 Ottobre 15 calendario

Valutare i docenti è un grosso errore

Di: Redazione Metronews
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ROMA Cristiano Corsini è l’autore di “Valutare scuole e docenti. Un’indagine sul punto di vista di chi insegna”, edizioni Nuova Cultura.
Qual è la maggiore novità presente nella Buona scuola riguardo la valutazione dei docenti? 
È l’introduzione di un meccanismo premiale per gli insegnanti. Tra le tante criticità, quella più allarmante è che non si è prestata attenzione a quanto avvenuto nei contesti in cui meccanismi simili sono stati introdotti. Se lo si fosse fatto, ci si sarebbe accorti che la scelta di pagare di più gli insegnanti definiti più bravi ha un sicuro appeal sull’opinione pubblica, ma non ha effetti positivi né sul livello di apprendimento degli studenti né sullo sviluppo professionale dei docenti. Anzi, comporta ben documentati effetti negativi. 
Qual è il punto di vista di chi insegna su questa valutazione? 
Come nelle università, anche nelle scuole la valutazione rischia di essere percepita da molti docenti nei termini di una frustrante pratica burocratica che non aiuta a migliorarsi ma che mette in discussione la qualità del proprio lavoro fornendo classifiche basate su discutibili indicatori.
È dunque impossibile valutare scuole e docenti? 
No, quel che è da rigettare è questa valutazione. La valutazione migliora tanto l’apprendimento quanto l’insegnamento se ha come posta in palio non premi o punizioni ma indicazioni per lavorare meglio e se a chi viene valutato è assegnato un ruolo attivo nello stesso processo valutativo. Altrimenti si tratta di un inutile affastellarsi di misure, di arbitrarie classifiche di docenti, scuole o università da dare in pasto alle famiglie o all’opinione pubblica. 
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11 Ottobre 2015
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