Trasporti locali
5:12 pm, 6 Agosto 15 calendario

Ecco il piano dell’Atac per tornare competitiva

Di: Redazione Metronews
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Roma. Il Campidoglio prova a mettersi alle spalle il mese di fuoco dei trasporti capitolini e a rilanciare l’azione dell’Atac, azienda in profondo rosso e con un livello di fiducia degli utenti vicina allo zero. Lotta all’evasione, aumento dei controllori, riorganizzazione dell’offerta, un confronto diretto con l’utenza, aumento delle entrate attraverso la vendita dei biglietti, miglioramento del parco mezzi e progressivo ricorso alle nuove tecnologie. Sono alcune delle dieci novità contenute nel nuovo contratto di servizio licenziato questa mattina dalla Giunta capitolina per migliorare il servizio del trasporto pubblico locale.
Le novità votate dalla Giunta
1) L’applicazione dei costi standard per la determinazione dei corrispettivi per i servizi di TPL. I costi standard sono assunti come costi obiettivo a cui tendere con un programma di efficientamento da realizzare, a cura dell’azienda, entro il 31dicembre 2016;
2) La riorganizzazione e l’integrazione dell’offerta attraverso la razionalizzazione della rete di superficie e l’individuazione dei LAS, livelli adeguati di servizio, già stabiliti per il 2015 in 101 milioni di vett-km di superficie;
3) La previsione di un piano di efficientamento e recupero della produttività da chiudere sempre entro la fine del 2016.
Per mantenere questo ultimo punto Atac dovrà assicurare:
3.1) La progressiva riduzione dei costi unitari di produzione dei servizi di TPL fino al raggiungimento dei costi standard, attraverso percorsi di internalizzazione dei costi.
3.2) Il miglioramento del parco mezzi.
3.3) Il progressivo ricorso alle tecnologie per il monitoraggio/certificazione del servizio e per migliorare l’informazione e la fruibilità dell’utenza.
3.4) Azioni sul personale con la riconversione professionale degli addetti di staff a favore di profili produttivi; collegare il sistema delle premialita del personale agli obiettivi di performance industriali e qualità del servizio; la nuova possibilità di utilizzare forme organizzative del lavoro finalizzate alla massima produttività delle officine aziendali con il loro funzionamento anche nell’orario pomeridiano e notturno in modo da poter intervenire sui guasti in linea delle vetture in qualsiasi momento.
3.5) Aumentare i ricavi da mercato attraverso l’implementazione della rete di vendita dei biglietti e attraverso il contrasto di evasione e elusione (ad esempio garantire la vendita sui mezzi e riconvertire il personale di staff in profili produttivi adibiti alla controlleria)
4) Prevedere un piano di razionalizzazione della rete del TPL legato agli obiettivi del PGTU recentemente approvato.
Il piano di razionalizzazione deve realizzarsi attraverso precise linee guida:
4.1) La rimodulazione e il potenziamento del programma di esercizio per le linee della rete portante, calibrando l’offerta di trasporto sulla domanda degli spostamenti.
4.2) Il riordino delle sovrapposizioni gomma-ferro.
4.3) Il miglioramento dell’accessibilità delle stazioni e dei capolinea.
4.4) L’introdurre di bus ad alta capacità su alcune direttrici, come le tangenziali.
4.5) L’introduzione dei servizi a chiamata nelle aree a domanda debole e il coinvolgimento di cittadini e associazioni per il monitoraggio dei servizi,
4.6) Garantire un migliore e adeguato servizio delle linee di superficie nelle zone periferiche e nei nuovi insediamenti, migliorando i collegamenti e intensificando le frequenze delle corse.
4.7) La ridefinizione e il potenziamento del servizio notturno in base ai flussi di domanda.
5) Prevedere due comitati: quello di Vigilanza, per il corretto svolgimento del servizio e sul rispetto degli impegni contrattuali e il Comitato di Controllo Analogo, per monitorare l’andamento economico finanziario di Atac e il rispetto del Piano di Efficientamento.
6) Entro il 2015 Atac dovrà dotarsi di un sistema automatizzato di controllo (in breve Avm) per la localizzazione e il monitoraggio di tutte le vetture indispensabile per effettuare le attività di monitoraggio, la certificazione dell’esercizio e migliorare la regolarità del servizio
7) Per migliorare il rapporto con l’utenza e per favorire la conoscenza della regolazione dei servizi affidati, Atac garantirà la pubblicazione periodica dei rapporti di servizio mensili sul suo portale web e un modulo per consentire agli utilizzatori del servizio di formulare reclami e segnalazioni inerenti il servizio.
8) Con i Municipi Atac garantirà, con cadenza semestrale, un confronto sul Tpl per verificare la rispondenza e/o le nuove esigenze di mobilità territoriale.
9) Come previsto dalla legge e dal Protocollo d’Intesa sottoscritto da Roma Capitale e dalle Associazioni dei consumatori e utenti, è stato previsto il coinvolgimento di queste ultime nel monitoraggio quali/quantitativo del servizio attraverso una sessione annuale di verifica sul funzionamento dei servizi tra ente locale, gestore dei servizi e associazioni.
10) I costi previsti per il monitoraggio della Carta di Qualità dei Servizi e per quella erogata da parte delle Associazioni dei consumatori devono essere a carico di Atac fino a un massimo di spesa di 50mila euro/anno.
Esposito: “Abbiamo fatto quello che dovevamo, ora guerra a chi non paga il biglietto”.
“Per quanto riguarda i servizi erogati agli utenti – ha sottolineato Esposito – tutti i mezzi in grado di circolare devono andare in strada. Inoltre, bisogna assolutamente intensificare la lotta all’elusione attraverso l’aumento della vendita dei biglietti e l’aumento dei verificatori. Il primo e fondamentale passo è rimettere in moto la gara per i bus, a seguito della sigla di questo contratto di servizio. In questo momento abbiamo fatto quello che dovevamo fare: la ricapitalizzazione e il contratto. Oggi poi la Regione, con l’incremento delle risorse, ci ha dato una mano importante. Il mio augurio è che sia solo l’inizio di un rinnovato accordo interistituzionale: solo in questo modo daremo una prospettiva ad Atac e al Tpl. Per quanto riguarda il problema o l’apertura al mercato o ai privati, qualunque sia la soluzione dobbiamo trovare un partener industriale. Oggi – ha concluso Esposito – il punto vero è che con la ricapitalizzazione abbiamo fatto l’ultimo atto possibile, cioè mettere i soldi dei romani nell’azienda. Con la Regione, a partire dal 24 agosto, cominceremo a lavorare alle diverse proposte, da quelle del sindacato alle nostre”.

6 Agosto 2015
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