Mafia Capitale: resta in cella Luca Gramazio

ROMA Mafia Capitale continua a tenere in bilico il futuro della Giunta Marino, ieri anche l’agenzia internazionale di rating Fitch ha legato le sorti del Comune all’esito dell’inchiesta, che ieri ha visto la conferma del carcere per Luca Gramazio, consigliere regionale del Pdl e ex capogruppo alla Pisana, ritenuto il collegamento tra Salvatore Buzzi (il dominus delle coop legate alla 29 Giugno), l’ex Nar Massimo Carminati, e il mondo politico coinvolto nelle indagini. Il tribunale del riesame ha invece concesso gli arresti domiciliari a Mirko Coratti, consigliere capitolino del Pd ed ex capogruppo del partito in Campidoglio. Si tratta dei due nomi “pesanti” sui quali il riesame era stato chiamato a esprimersi.
I conti in bilico
Mafia Capitale, come detto, potrebbe rendere vano il piano di rientro 2014-2016 faticosamente conquistato dal Comune,  e rendere più difficile l’attuazione del bilancio 2015, secondo Fitch, che sottolinea anche l’impegno economico (gli extracosti) che l’amministrazione potrebbe essere chiamata a sostenere per il Giubileo e per le Olimpiadi 2024 (oggi Roma ufficializzerà la sua candidatura). Ma è la stessa agenzia a riconoscere che il piano economico della Giunta è andato nella giusta direzione e che i rischi di indebitamento sono legati a un’eventuale crisi politica.
Nemmeno ieri, nel clima di incertezza, sono mancate le critiche e le pressioni sul sindaco Ignazio Marino, dal mondo del lavoro. Nel corso dell’assemblea dei delegati Cgil, il segretario generale di Roma e Lazio Natale di Cola (Cgil-Fp) ha in sostanza bocciato la linea politica e amministrativa della Giunta, alle prese con il salario accessorio che riguarda 23 mila dipendenti comunali). Ma dal segretaio Generale Susanna Camusso è arrivata un’apertura: «È necessario che Marino, in questo momento, ce la faccia».
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(Foto da Facebook)