Battiato all’Alfieri per dare una mano ad Haiti

TORINO È il primo concerto dopo il suo 70° compleanno. Settant’anni ben portati quelli di Franco Battiato, uno dei più grandi artisti di casa nostra, che nella sua lunga carriera ha inciso opere importanti ed eclettiche, partendo dalla sperimentazione anni Settanta per abbracciare il pop d’autore di successo negli anni Ottanta, cimentandosi poi anche nella classica e nel cinema. E mantenendo nel corso del tempo qualità e coerenza da fuoriclasse.
Dopo il brutto spavento
Qualche mese fa l’artista siciliano aveva fatto prendere uno spavento ai tanti fan cadendo nel corso di uno spettacolo al Petruzzelli di Bari e rompendosi il femore. Un brutto incidente da cui s’è però rimesso in gran fretta: lo spettacolo di lunedì 25 maggio al teatro Alfieri (ore 21, euro 45/75) è il primo da quel giorno nefasto. E sarà una serata speciale. Non solo perché un concerto del Maestro è sempre un’esperienza intensa, profonda e, perché no, anche divertente, ma perché sullo sfondo c’è un risvolto benefico. Il ricavato sarà, infatti, destinato al terzo villaggio che Madian Orizzonti sta costruendo per i senzatetto di Port au Prince, Haiti, distrutta dal terremoto del 2010.
Appino alla Feltrinelli
Nel pomeriggio alla Feltrinelli di Stazione Porta Nuova, alle 18.30, ci sarà un incontro con Appino, frontman e autore degli Zen Circus, gruppo rock italiano di culto. Per l’occasione l’artista pisano presenterà dal vivo il suo secondo album, “Grande raccordo animale”, un lavoro ricco di percussioni e ballate.
DIEGO PERUGINI