Pendolari lombardi
7:25 pm, 14 Aprile 15 calendario

Trenord: i pendolari rivogliono i chilometri tagliati

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI  “La Regione si impegni a ridare i chilometri tolti ai pendolari da Trenord per sostenere agli extra trasporti nei sei mesi di Expo”. È la richiesta presentata ieri all’assessore regionale ai Trasporti Sorte dai Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza del TPL. I pendolari  ricordano come l’iniziale richiesta di soppressione dell’assessore  fosse di oltre un milione di chilometri, scesi poi a “soli” 380 mila (concentrati ad agosto e nei week-end) grazie alle loro pressioni. Ma il danno, per i viaggiatori, è che quei treni tagliati, dopo i sei mesi di Expo, non saranno restituiti. Ad ammetterlo, era stato lo stesso Sorte lunedì scorso presentando il nuovo orario per Expo, che prevede 380 convogli al giorno per Rho-Fiera dal 26/04 al 31/10.
Restituzione dovuta
Una restituzione dovuta, per i pendolari, anche a fronte della decisione del Pirellone di prolungare (senza gara) il contratto di servizio con Trenord per altri sei anni, per un valore di 3 miliardi di euro. “Ci chiediamo quale coerenza stia dietro la scelta di consegnare il servizio lombardo per i prossimi 6 anni a un’azienda che dichiara esplicitamente di non essere in grado di gestire la totalità dell’offerta di cui la Lombardia necessita”, scrivono i pendolari. In pratica, due sono le domande che vengono rivolte al Pirellone: perché prolungare il contratto per sei anni e senza che ci sia stata una reale concorrenza a Trenord, che per far fronte a un impegno nazionale noto da otto anni, è costretta a tagliare i treni pendolari? E ancora, pur ammettendo lo stato di necessità, perché dire che non saranno ridati quei convogli  soppressi dopo la chiusura dell’Esposizione…?
Infine, i pendolari hanno detto la loro anche sulle performance di Trenord, stemperando gli entusiasmi:  il ritorno degli indici di puntualità a livelli meno drammatici (passati dal 69% di gennaio a quasi il 90% attuale) “appare come un risultato dovuto da parte di un’Azienda che si appresta a ricevere contributi pubblici pari a 3 miliardi di euro”, concludono.
ANDREA SPARACIARI

14 Aprile 2015
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