Policlinico Umberto I Nuova vita per il Npi

ROMA. “Dopo la chiusura per 50 giorni e l’accorpamento del Reparto di degenza Neurologica Pediatrica al Policlinico Umberto I la situazione della NeuroPsichiatria Infantile di Via dei Sabelli a Roma è in grave stato, l’Istituto che garantisce più di 8 mila visite e presenze l’anno e 500 ricoveri nei due reparti di degenza per bambini e adolescenti da zero a 18 anni con problemi neurologici e psichiatrici è al collasso”. Cosi scrivevano gli operatori dell’Istituto e con queste notizie, nel luglio scorso, avevamo lasciato l’ Istituto di Neuropsichiatria Infantile (Npi) di via dei Sabelli, fiore all’occhiello della sanità nel Lazio e di tutto il centro sud, che ha ispirato il famoso film di Francesca Archibugi «il grande cocomero» del 1993.
Oggi, dopo tanti e innumerevoli tavoli e incontri, la Regione Lazio sembra aver accolto l’esigenze di questo primario tassello della sfera sociale dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono stati disposti tre nuovi contratti di assunzione per il personale medico e previsti altri 8 posti letto per i casi urgenti con diagnosi precoce, in aggiunta ai precedenti. Restano da soddisfare le non secondarie esigenze che colmino la carenze di psicologi, assistenti sociali e personale infermieristico.
Non è da sottovalutare la necessità della prevenzione in quei disturbi che si rivelano nella prima infanzia e che se non affrontati in tempo diverranno un peso angoscioso per le famiglie e un onere economico per lo stato. Un breve sospiro di sollievo che rinforzi la fiducia per quanti sono impegnati in questo delicatissimo settore, voluto a suo tempo dal suo padre fondatore Giovanni Bollea.
DILETTA PIAZZA