Renato Zero
11:10 am, 6 Marzo 15 calendario

Zero: La lingua? Non si usa per parlare

Di: Redazione Metronews
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ROMA. È un Renato spumeggiante quello che arriva stamattina alla Pelanda di Testaccio, in piazza Giustiniani, per incoronare i vincitori del concorso  ZERO IN LETTERATURA, percorsi poetici e sociali di Renato Zero”. Con l’istrionico artista del Carrozzone, Amico, Il Trinagolo, Il Cielo che ha incantato e incanta ancora generazioni intere,  anche Vincenzo Incenzo, Malcom Pagani e il giornalista Marco Travaglio (arrivati tardi perché “ostaggio di James Bond”), con gli studenti vincitori e i rappresentanti delle scuole premiate.
«Si usa molto la lingua per leccare – ha esordito il re dei sorcini – e non per parlare. Grazie a voi la mia ignoranza ha vinto». Scoccata la freccia, che non manca mai nei suoi show, Zero rivolge un largo sorriso ai ragazzi e attacca: «Vi ringrazio per aver partecipato così numerosi. Non pensavo che in una generazione di Iphone (e non capisco come cazzo facciate a mettere il vostro mondo lì dentro!) ci fossero ancora ragazzi capaci di disegnare la poesia». 
Poi la parola a Travaglio: «I pezzi di Renato non sembrano scritti né ieri né oggi, ma domani. Voi ragazzi amate Renato pur non avendo conosciuto il vero Zero, quello de La favola mia…».
E qui viene interrotto dal protagonista dello show: «La Favola mia – precisa – doveva entrare in Zerofobia (1976) invece la feci inserire in Zerolandia, l’anno dopo. Ho inventato i concept disc.. Quante generazioni ho fatto innamorare? Ma che ne so, manca la prossima e ve lo dirò».
Ed è un fiume inarrestabile di pensieri e parole che ammaliano il variegato pubblico. «Sto premiando solo donne – lamenta a un certo punto della manifestazione – e neanche un ometto! Regà, damose ‘na mossa! Tocca rivedè le quote blu: le rosa sono in eccesso». Poi, non trovando una ragazza di nome Melissa improvvisa al microfono una cantata: «Melissa non c’è, è andata via, e questa non è più casa sua». E le canta pure a un docente, più volte intento a ritirare i premi, sulle note di Battisti: «Ancora qui? Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?!». Grande, indomabile Renato che poi ne approfitta per visitare  la retrospettiva ZERO (fino al 22 marzo a La Pelanda), e riscoprire il suo percorso artistico tra abiti, foto, articoli e dischi che danno una seppur vaga idea della sua straordinaria carriera.
Premiati del concorso ZERO IN LETTERATURA
Un Comitato Scientifico di Valutazione composto da Vincenzo Incenzo, scrittore e paroliere di molte canzoni di Zero, Malcom Pagani, critico musicale, e Marco Travaglio, giornalista di punta della stampa italiana, ha selezionato e premiato oggi i vincitori. Al vincitore  assoluto e alla sua Scuola di appartenenza sono andati due premi del valore di 1000 euro ciascuno: a colpire più di tutti la Commissione è stata Valentina Rao dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Gaetano De Sanctis di Roma.
Ai primi tre studenti classificati per ogni sezione sono stati consegnati un diploma e il catalogo della mostra “ZERO” in tiratura pregiata limitata. Per la sezione “Analisi e commento”: Dailida Brugaletta dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Guglielmo Marconi di Civitavecchia, Beatrice De Dominicis dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Gaetano De Sanctis di Roma e Giada  Kuseibi del Liceo Scientifico  Francesco D’Assisi di Roma. Mentre per la sezione “Elaborazione visiva” i riconoscimenti sono andati a Mihail Bucataro e Francesco Lautone dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Artistico Caravaggio di Roma, e Lorenzo Marini dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Artistico Guglielmotti di Civitavecchia.
Sono state infine assegnate due menzioni speciali, a due istituti, per l’impegno e la partecipazione: Liceo Scientifico Statale Sandro Pertini di Ladispoli (RM) e il Liceo Classico E Scientifico Statale Socrate di Roma.
 
ORIETTA CICCHINELLI
 

6 Marzo 2015
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