La Polonia degli anni 70 tra illusioni e muri caduti
TORINO Terzo risultato creativo dell’amicizia tra la Fondazione Teatro Piemonte Europa e Teatr Slaski di Katowice debutterà domani e dopodomani alla Sala Grande del Teatro Astra e dal 4 al 6 giugno in Sala Prove lo spettacolo “Prawie-Rai/Quasi-Paradiso” di Irena Switalska, con la regia di Robert Talarczyk e con Beata Dudek, Davide Capostagno, Mikolaj Cieslak (nella foto), Artur Swies e Mateusz Znaniecki.
Sul palco si racconterà la storia di una ragazza che nasce in Polonia in un caldo giorno dell’estate del 1974, lo stesso nel quale la nazionale polacca batte quella italiana per 2-1 in un incontro dei Mondiali di calcio. In Italia, ovviamente, nessuno ricorda più quell’evento.
Julia cresce nella Polonia del socialismo reale, nella grigia terra dei negozi vuoti, delle Fiat 126, delle marce obbligatorie per il primo maggio e dei festival di canzoni militari sovietiche, degli striscioni con slogan inneggianti ai piani quinquennali.
La trasformazione di Julia in donna adulta coincide con quella del sistema politico, con la caduta del muro di Berlino, il declino di Wojciech Jaruzelski e l’ascesa di Lech Walesa e Solidarnosc. Julia, segnata da quella particolare coincidenza nel giorno della sua nascita, continua a pensare all’Italia e a guardare con curiosità oltre confine e più a sud, verso il Mediterraneo, dove altri incontri di vita sono possibili (informazioni allo 011 5634352).
ANTONIA GARBISA
© RIPRODUZIONE RISERVATA