Papa Francesco
9:11 pm, 13 Gennaio 15 calendario

Sri Lanka, Papa Francesco “Religioni al servizio della pace”

Di: Redazione Metronews
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SRI LANKA Pace, riconciliazione, risanamento, le parole rivolte dal Papa a Colombo. Un auspicio per un Paese percorso da tensioni etniche e religiose, al quale Papa Francesco ha ricordato che «la diversità non è una minaccia». «I leader religiosi non siano equivoci e la fede non sia usata per fare violenza», ha detto incontrando i rappresentanti delle maggiori religioni dell’isola: «Per il bene della pace, non si deve permettere che le credenze religiose vengano abusate per la causa della violenza o della guerra. Dobbiamo essere chiari e non equivoci nell’invitare le nostre comunità a vivere pienamente i precetti di pace e convivenza presenti in ciascuna religione e denunciare gli atti di violenza quando vengono commessi».Lo Sri Lanka sta ancora cercando di uscire da decenni di una sanguinosa guerra civile tra la maggioranza cingalese buddista e la minoranza tamil induista. È una costante tragedia del nostro mondo – ha sottolineato – che molte comunità siano in guerra tra di loro. L’incapacità di riconciliare le diversità e le discordie ha fatto sorgere tensioni etniche e religiose, accompagnate da esplosioni di violenza. Non è un compito facile superare l’eredità dei conflitti. Si può realizzare solo superando il male con il bene, coltivando le virtù che promuovono riconciliazione, pace e solidarietà e perseguendo la verità. Fondamentale, secondo il Papa – che tutti i membri della società lavorino assieme, che tutti abbiano voce, accettandosi l’un l’altro e imparando a vivere come un’unica famiglia: la diversità non è una minaccia, ma una fonte di arricchimento. «Sono convinto – ha spiegato il Pontefice – che i seguaci delle varie tradizioni religiose abbiano un ruolo essenziale nel delicato processo di riconciliazione. Fondamentale la promozione della dignità umana e provvedere ai bisogni materiali di ciascuno». 
Due attentati ai Papi nella storia delle Filippine
Se l’allarme terrorismo coinvolge anche il Papa, l’attenzione sarà ai massimi livelli nelle Filippine, dove Papa Francesco arriva domani. L’arcipelago è da tempo teatro della guerriglia della minoranza islamica, nel cui seno si è annidata una delle peggiori organizzazioni qaediste, Abu Sayyaf. In passato i viaggi di due Papi nelle Filippine sono stati funestati da tentativi di violenza. Nel 1970 Paolo VI fu assalito nelle Filippine da uno squilibrato armato di pugnale. Quando nel 1995 vi andò Giovanni Paolo II, venne sventato all’ultimo momento un attentato di Abu Sayyaf che era stato pianificato nei dettagli. 
OSVALDO BALDACCI

13 Gennaio 2015
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