giustizia
6:07 pm, 26 Novembre 14 calendario

La difesa dei No Tav: “Non è terrorismo”

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Non fu un atto di terrorismo», ha detto l’avvocato Claudio Novaro, difensore dei quattro attivisti No Tav accusati di attentato con finalità terroristiche per l’assalto al cantiere avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 2013 a Chiomonte. Il legale, al termine della sua arringa, ha chiesto l’assoluzione per gli attivisti dal reato di terrorismo, ravvisando al massimo il reato di detenzione di armi da guerra in riferimento alle molotov. Per questo ha chiesto, eventualmente, una condanna tra i due e i tre anni perché i quattro possano usufruire della sospensione condizionale della pena.
«La carcerazione sofferta dai signori che sono dentro le gabbie – ha detto Claudio Novaro – è purtroppo consona a quella violenza terroristica di cui forzatamente sono stati accusati. Per questo ritengo che sia arrivato il momento di ricondurre anche questo aspetto alla ragionevolezza e discutere dei reati corretti quelli che anche la Cassazione ha riconosciuto motivati». Il nodo centrale dell’accusa di terrorismo sta nel grave danno al paese. Secondo l’accusa, che ha chiesto 9 anni e sei mesi di reclusione, i 4 hanno agito con l’intento di far retrocedere lo Stato dalla decisione di proseguire l’opera. «Siamo nell’ambito dell’invenzione fantastica”, ha insistito Novaro che ha aggiunto: «Agli imputati non è mai neanche passato per il cervello l’idea di poter bloccare l’opera».
“Warning on crime”
Offrire strumenti concreti contro le infiltrazioni criminali nelle grandi opere.
Lo prevede il protocollo d’intesa firmato a Torino tra il prefetto Paola Basilone e il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Laura Scomparin, con cui si sancisce la collaborazione interistituzionale per il progetto “Warning on crime”, finanziato dalla Ue.
 
REBECCA ANVERSA

26 Novembre 2014
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