Musica
7:09 pm, 24 Novembre 14 calendario

Tiziano si racconta nella sua “scatola dei ricordi”

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Il meglio. E anche di più. È una raccolta sui generis “TZN – The Best Of Tiziano Ferro”, che l’artista di Latina ha presentato a Milano da D&G.
La solita antologia?
No. Volevo un progetto più completo, che raccontasse davvero la mia storia. Ci sono tutti i miei successi, ma anche 16 inediti, fra cui i brani che ho scritto quando non ero famoso. È la scatola della mia memoria.
Cosa si porta dietro di quel Tiziano?
L’incertezza. Il chiedermi ancora se faccio la cosa giusta o meno. Ma questa insicurezza mi porta a vivere la musica con passione e sincerità.
In questi anni il mondo della musica è molto cambiato…
E sono un po’ in crisi. Io sono quello dei quaderni e delle agende, mai stato troppo per lo streaming e cose del genere. Ma è il futuro, dovrò riposizionarmi.
Di cosa parla il singolo “Senza scappare mai più”?
Di una crisi sentimentale. Prima scappavo, oggi affronto le cose per trovare un punto d’arrivo. Scrivo i miei testi come un flusso di coscienza, mai col vocabolario in mano.
Impazza il rap: le piace?
Io vengo dal rap, ma all’epoca in cui si vendeva tanto,  facevo il corista dei Sottotono. Oggi fare rap è più facile, così in tanti ci provano. Ma di Fabri Fibra non ho più sentiti recentemente.
I suoi artisti preferiti?
Ehm, tutti defunti. Whitney Houston, Amy Winehouse, Lucio Battisti… Tra i viventi adoro Ed Sheeran, un ottimo esempio di crossover pop contemporaneo.
In estate l’attendono gli stadi. Ha paura?
Un nervosismo positivo, che rilancia l’entusiasmo. Ho spiato chi gli stadi li fa alla grande, tipo Liga o Jovanotti: ammiro la loro sicurezza. Io farò qualcosa di diverso, lo scoprirò strada facendo.
DIEGO PERUGINI

24 Novembre 2014
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