Juventus in Coppa stavolta è l’ultima spiaggia

CALCIO È la partita del dentro o fuori e lo sanno tutti. Anche se sulla carta non battere l’Olympiakos stasera allo Stadium non significherebbe eliminazione, la Juventus è di fronte a un bivio: restituire ai greci la sconfitta patita all’andata – magari con due reti di scarto, così da mettersi al riparo in caso di arrivo a pari punti – vorrebbe dire fare un enorme passo avanti verso gli ottavi di finale, altrimenti la faccenda si complicherebbe alquanto pur essendoci ancora in palio  6 punti contro Malmoe e Atletico Madrid. «In 95 minuti ci giochiamo il passaggio del turno – ammette Allegri – ma non dobbiamo farci travolgere da chi parla di complesso europeo: non meritiamo di avere soltanto tre punti in classifica e siamo in grado di vincere questa partita». Anche perché, ricordando quanto accaduto il 22 ottobre dalle parti del Pireo, vale la pena celebrare ancora una volta Roberto, portiere paratutto e salva risultato su un paio di conclusioni di Morata. Zero alibi, pur se le assenze non mancano (Barzagli, Marrone, Evra, Caceres e Pepe), così come un reduce da infortunio (Romulo) e la coppia Ogbonna-Asamoah  acciaccata (rispettivamente coscia e ginocchio) e obbligata a un provino in mattinata. Per entrare nelle top 16 da qui però bisogna passare, affidandosi  in attacco a Tevez e Llorente e poi a Morata magari nell’ultima mezzora.
DOMENICO LATAGLIATA