Champions
3:50 pm, 19 Maggio 23 calendario
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Dimarco, coro anti-Milan e poi le minacce. Indaga la Procura

Di: Redazione Metronews
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Uno striscione di minacce e le scuse del giocatore cui erano rivolte, Dimarco. Il derby di Champions tra Inter e Milan il suo verdetto lo ha emesso tre giorni fa ma non è ancora finito. Non c’è solo un risvolto “sportivo”, ma anche penale. La Digos della questura di Milano indaga sullo striscione appeso srotolato davanti a casa sua e sull’episodio la sezione distrettuale antiterrorismo della Procura, diretta dal procuratore Marcello Viola, aprirà un fascicolo per minaccia aggravata.

Lo striscione di minacce a Dimarco sotto casa

«Dimarco pensa a giocare… o la lingua te la facciamo ingoiare»; questo il testo dello striscione appeso davanti alla casa di Federico Dimarco, difensore dell’Inter che, al termine della vittoria nel derby di Champions che ha mandato la squadra di Inzaghi in finale, si era lasciato andare ad alcuni cori contro i tifosi del Milan. Un coro da interisti di curva (quale Dimarco, foto Lapresse, è stato da ragazzo), con parole come «Quanti scontri e quanti guai…milanista chiacchierone…bandito scemo della Sud».

Le scuse del giocatore via social…

Una esibizione da capo-coro che non è stata presa bene, insomma. Di qui, lo striscione sotto casa, appunto. Nella notte lo stesso esterno sinistro milanese ha preso posizione su Instagram, cercando di chiudere la vicenda con le scuse per il suo comportamento post-derby. «Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi», ha scritto il giocatore.

…scuse apprezzate dalla Curva Sud

Queste parole sono state «apprezzate» dalla controparte. Tant’è che la Curva Sud milanista, chiudendo, almeno per il momento, il “caso”, ha diffuso tramite il proprio account su Instagram, questo comunicato, in cui si scrive fra l’altro: «…nessuno si è mai sognato di vietare festeggiamenti e sfottò, ma in una città come Milano ci sono dei limiti che non vanno mai oltrepassati, da una parte e dall’altra…un conto sono i cori e gli striscioni di sfottò riferiti a giocatori e società…tutt’altro discorso sono i cori di scherno verso una curva intera alla presenza della stessa (con un coro che la stessa Curva Nord non canta di proposito da mesi)…Apprezziamo le scuse del giocatore Dimarco comprendendo che a volte l’adrenalina e l’euforia possano giocare brutti scherzi, e ci auguriamo in futuro di non assistere più a scene simili, da ambo le parti».

Lo striscione anti interista l’anno scorso (Lapresse)

Il precedente dello scudetto milanista

Molto vivace il “duello” tra tifoserie sui social. Molti sostenitori nerazzurri hanno quasi rimproverato Dimarco per essersi scusato, ricordando il precedente dei festeggiamenti milanisti per l’ultimo scudetto, quando diversi giocatori rossoneri (Theo Hernandez e Krunic, per esempio) si erano esibiti in coretti (con parolacce) verso gli interisti o quando, dall’alto del pullman per le vie di Milano, brandirono uno striscione che irrideva la Coppa Italia vinta dai cugini.

19 Maggio 2023
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