Papa Francesco: “Big bang non contrasta con la creazione di Dio”

VATICANO. «L’inizio del mondo non è opera del caos, ma deriva direttamente da un Principio supremo che crea per amore. Il Big-Bang, che oggi si pone all’origine del mondo, non contraddice l’intervento creatore divino ma lo esige. L’evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono». Lo ha detto Papa Francesco alla Pontificia Accademia delle Scienze. «Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza».
Fede e scienza
Con queste parole Papa Francesco ha rilanciato il rapporto tra scienza e fede che nella storia è sembrato a volte difficile. Da Galileo a Darwin al Big Bang sono molti i casi in cui un supplemento di riflessione è stato necessario, anche se in favore del Big Bang si espressero già Pio XII nel 1951 e Giovanni Paolo II nel 1996.
Galileo Galilei
Galileo e la sua teoria eliocentrica, condannati nel 1633, vennero riabilitati dalla Chiesa nel 1757, e nel 1992 Giovanni Paolo II fece un pubblico riconoscimento degli errori nel processo.
Charles Darwin
Meno controverso il rapporto con l’evoluzionismo darwinista. Non c’è mai stata un’opposizione ufficiale a tale teoria, e anzi la proposta di condanna fu bocciata nel Concilio Vaticano I. Nell’800 il cardinal Newman ne era un sostenitore, e Giovanni Paolo II nel 1996 ne parlò con pieno riconoscimento scientifico. Più in generale già Pio IX nel Sillabo del 1864 denunciò come falsa l’accusa che i decreti del Magistero impediscano il progressi della scienza.
OSVALDO BALDACCI