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7:26 pm, 2 Novembre 14 calendario

Mannoia: “A 60 anni comincia il bello della vita”

Di: Redazione Metronews
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ROMA. «Sorprendersi, sperimentare, mettersi in gioco e rischiare sono per me fondamentali: farò questo mestiere finché riuscirò a divertirmi. Dove voglio arrivare? Beh, la vita comincia adesso: sono prossima alla vecchiaia e il bello di questa stagione è che puoi dire quel che pensi sempre, senza paura». Questa è la Fiorella Mannoia che ci apre la sua casa romana, ai Parioli, naturale location per presentare il nuovo lavoro: semplicemente “Fiorella”. Il doppio album, uscito il 27 ottobre, è un vero gioiello che contiene il meglio del suo repertorio e 18 pregiati duetti.
“Fiorella è un disco un po’ per grandi maturi”
«È un viaggio nella musica italiana – spiega l’artista –. Arrivata ai 60 mi sono detta: che faccio, ci casco o no nell’antologia? Ho guardato al lavoro fatto fin qui, quel che ho costruito in 46 anni di carriera e ho pensato: forse me lo merito, ho fatto tanto. E un solo cd non sarebbe bastato per contenere tutto: serviva un cofanetto di 4 o 5, ma ho fatto una selezione quasi cronologica. Così nel primo ho messo parte di canzoni scritte per me: non è stata scelta facile, non potevo riproporre tutti i vecchi successi, e ho aggiunto cose che non cantavo da tanto come La giostra della memoria di Enrico Ruggeri… Nell’altro ho reinterpretato pezzi dei miei colleghi che ho cantato in questi anni».
I regali: Celentano e Dori Ghezzi
Ad aprire il secondo cd la canzone ancora attualissima “Un bimbo sul leone” che Fiorella canta con Celentano: «La sua voce al telefono mi ha stregata: sembra quella di un bambino! Com’è possibile?!», racconta lartista del suo “primo contatto ravvicinato” con il Molleggiato (che ha registrato da solo, a differenza degli altri artisti, la sua parte di canzone). Poi ci sono i duetti con Baglioni, Battiato, Ferro, Fossati, Cremonini, Sangiorgi, Laura Pausini, Zero, Daniele, Pau, Ligabue, Frankie Hi-Nrg… «Tutti amici – chiarisce lei – ma Celentano è stata una vera sorpresa: pensavo non avrebbe mai accettato di cantare con me. Adriano non fa un duetto dai tempi di Mina! Ma c’ho provato lo stesso e lui mi ha fatto questo gran regalo. Il duetto che mi sta più a cuore? Quello con Dori Ghezzi (Khorakhanè): è una benedizione per il mio disco. Peccato solo per Vasco Rossi: avrei voluto registrare con lui Sally, ma Vasco ha detto no, perché stava lavorando al disco. Mi ha chiesto se potevo aspettare, questo prima dell’estate… Magari non gli andava di farlo, facciamo prima a dire così! È anche vero che stava uscendo il suo disco.. Problemi di strategia e di case discografiche? Probabile. E poi Vasco è un monumento».
Un pensierino la Mannoia lo aveva fatto anche su Paolo Conte: «Ho provato in passato a corteggiarlo – ammette un po’ dispiaciuta – e mi ha sempre detto no. Questa volta non me la sono sentita neppure di chiederglielo: non avrei sopportato un altro rifiuto. Ma chissà, in futuro…».
“Grillo? Deve farsi da parte”
Fiorella non si esime dal dire la sua sugli uomini che scrivono di donne: «Quasi mai sanno davvero di noi – chiarisce – tranne rari casi, come Enrico Ruggeri che con “Quello che le donne non dicono” ha mostrato di capire bene il nostro mondo: lui è cresciuto tra donne».
E a chi le chiede del suo pensiero politico, di cui non ha mai fatto mistero, risponde: «Ho appoggiato il movimento 5 Stelle perché sta facendo un ottimo lavoro di controllo su quel che accade nei palazzi. Le uscite di Grillo? Fanno allontanare la gente dal movimento. A volte è meglio stia zitto. Ora deve farsi da parte, lui è come un padre buono che ha allenato bene i suoi figli e poi urla a bordo campo e li mette in imbarazzo. Basta! Non può continuare a distruggere con le sue sparate quanto costruito di buono!».
Una battuta sui talent
«Questi ragazzi cantano tutti in inglese ai talent show, e se hai la voce e un po’ di tecnica è facile fare bene. Ma poi quando cantano in italiano cade tutto, perché scimmiottano troppo le cose che arrivano dall’Inghilterra. Comunque quelli che restano e funzionano, come Marco Mengoni, sono i veri talenti. Suor Cristina? Se non fosse stata suora non sarebbe arrivata in finale, non dico che canta male, ma ha una voce come tante altre».
«Prossimo disco di inediti? Già prima dell’omaggio a Lucio Dalla avevo iniziato a lavorarci, conclude la Mannoia – e ho scritto anche una canzone con musiche di Ivano Fossati. Vorrei aggiungerne altre fatte da me, ma non solo. Forse per il 2016 ce la faremo. Intanto avrò almeno una sessantina di date da fare con questo nuovo progetto: poi mi piacerebbe fare Onda tropicale 2 e un disco a Cuba, dove ho casa».
Il Fiorella Live (tour prodotto da F&P Group) parte a fine novembre. Tra le date: il 30 a Bologna, il 5 dicembre a Milano, il 19 a Torino, il 27 e 28 dicembre a Roma.
ORIETTA CICCHINELLI

2 Novembre 2014
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