Innovazione
4:15 pm, 2 Novembre 14 calendario

Il Led brilla sempre più ma occhio all’etichetta

Di: Redazione Metronews
condividi

CONSUMI. Il premio Nobel per la fisica 2014 è stato assegnato a tre scienziati giapponesi per le ricerche sui diodi semiconduttori, impiegati per i Led a luce blu. Grazie ai Led, a pochi anni dalla messa al bando delle lampadine a incandescenza e dal trionfo delle lampadine a fluorescenza compatte (Cfl), una seconda rivoluzione è iniziata nell’illuminazione domestica. E le lampadine a Led (Light Emitting Diode, diodi a emissione luminosa), classe A+ e A ++, stanno arrivando sugli scaffali di negozi e supermercati. Ma «oltre il 30% dei modelli testati recentemente (12 su 34) non rispetta i requisiti minimi del regolamento europeo di eco design o non dichiara valori corretti sull’imballaggio», osservano i ricercatori del gruppo eERG del Politecnico di Milano che hanno testato 80 lampadine tra Cfl e Led mettendo i risultati su www.premiumlight.eu, finanziato dalla Ue. Si trovano in commercio lampadine e faretti da 60 a 110 lumen per Watt (intensità della luce a parità di consumo). Il primo è un valore tipico di una lampadina a fluorescenza, il secondo di una lampadina Led efficiente. La qualità della luce (colore e resa cromatica) è quasi sempre accettabile e spesso buona.
Legambiente
Per fare la scelta giusta, anche Legambiente dà consigli: quelli di Viviconstile.org.
Ripensare tuttoLe luci Led scaldano poco e illuminano molto. Ma “prima di buttare via soldi acquistando nuovi lampadari inutili e lampadine costose” bisogna fare un progetto di illuminazione “stanza per stanza”.
 
METRO

2 Novembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo