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7:00 am, 16 Novembre 18 calendario

Così la tecno-spesa sta diventando realtà

Di: Redazione Metronews
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ROMA Presto i supermarket cambieranno. E di parecchio. Anche perché ci sono oltre 150 società che nel mondo stanno lavorando a punti vendita automatizzati, senza casse o senza commessi. Ecco una selezione di 10 startup che (con 4 grandi gruppi) stanno studiando l’evoluzione dei supermercati.
Solo telecamere
Standard Cognition , americana, lavora sul risparmio strutturale: non usa sensori sugli scaffali ma solo telecamere. E ne utilizza poche: circa 25 per coprire 1800 metri quadrati. Sfruttando la tecnologia di Standard Cognition, Paltac punta a inaugurare il primo supermercato automatizzato a Sendai nel 2019. Per poi aprirne 3.000 entro i giochi olimpici di Tokyo 2020.
Niente casse
Oltre a essere senza casse, è senza personale. Il punto vendita è piccolo, non usa riconoscimento facciale ma incrocia i sensori sugli scaffali (per capire quando un cliente prende un prodotto) con immagini video riprese dall’alto. L’utente scarica l’app e viene associato a un QR code personale. Basterà passare lo smartphone su uno scanner per iniziare a fare la spesa e uscire.
Il carrello cassa
Caper Labs trasforma il carrello della spesa in una cassa. Ogni carrello legge i codici a barre dei prodotti e, alla fine della spesa, la carta di credito.
Catena centralizzata
Bingobox ha già 300 punti vendita automatici in 30 città della Cina. È un mini-market, al quale si accede con un codice QR personale. I negozi sono piccoli, contengono 400-800 articoli e sono aperti 24 ore su 24. Il personale non è fisicamente presente.
Automatizzato
Simile a Bingobox, Xiaomai è un piccolo negozio automatizzato, privo di cassieri e commessi.  La parte “umana” si trasferisce fuori dal punto vendita: Xiaomai fa da base per le consegne a domicilio.
Macchinette
Xingbianli produce distributori simili a quelli negli uffici. Solo che al posto di inserire le monete o la chiavetta prepagata, si scansiona un codice e si paga via app. Messi assieme, questi jukebox del cibo possono trasformarsi in una piccola mensa.  L’idea è quella di usare la stessa tecnologia non solo per gli snack ma anche per altri cibi.
Distributori freschi
Farmer’s Fridge a Chicago punta sulla freschezza del prodotto: un distributore automatico di insalate contenute in vasetti. Si paga anche via app.
Barista-robot
CafeX crea chioschi in cui il barista è un robot. L’idea è creare bar senza personale, grazie anche alla possibilità di pagare con casse automatiche. Al momento ci sono tre CafeX, tutti a San Francisco.
L’auto mini-market
Cargo  porta snack sui servizi come Uber. L’autista può decidere di installare a bordo un “cassetto” che contiene noccioline, bevande, cioccolatini. L’autista li riceve gratis e incassa un dollaro per ogni acquisto (che i clienti concludono via app).
Dirty Lemon
Dirty Lemon produce bevande naturali. Sistema di distribuzione singolare, basato sui messaggi. L’utente registra i propri dati e quelli della propria carta di credito, ma poi deve inviare un messaggio per effettuare l’ordinazione.
I big: Amazon, Alibaba, JD, 7Eleven
 Amazon Go incrocia sensori “da scaffale” e telecamere. E’ un supermercato senza casse che addebita la spesa sul conto del cliente. Ci sono ancora addetti alla vendita, soprattutto per chi ordina la spesa online la ritira in negozio, e all’assistenza. Il piano prevede di aprire 3.000 Amazon Go entro il 2021. Alibaba è  più avanti, con la catena senza casse Hema: ha 65 supermercati. Lo smartphone diventa una guida e un carrello digitale. Ogni articolo ha un codice da scansionare: il cliente riceve le informazioni (dal prezzo alla provenienza) e, alle fine, paga alle casse automatiche, sempre usando il telefono. Alibaba controlla anche i Tao Cafe, sorta di Starbucks dove cibo e bevande sono preparati da staff umano ma pagamento, accesso e acquisto di altri prodotti sono automatizzati via app. JD.com sta puntando sui supermercati senza casse. Il modello è simile a quelli di Amazon e Alibaba, ma i punti vendita sono privi di personale in sede. Ci sono 20 market JD aperti in Cina e ad agosto è arrivato anche il primo in Indonesia, a Giacarta. 7-Eleven, proprietà giapponese con sede negli Usa, ha lanciato un negozio a forma di treno, nel quale ogni vagone è un distributore automatico digitale di prodotti.
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16 Novembre 2018
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