12:05 am, 7 Luglio 14 calendario

buio sulla memoria dei morti di San Lorenzo

Di: Redazione Metronews
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Roma. «Quella luce che viene dal suolo, dove riposano idealmente i morti, possa illuminare il cammino di quelli che verranno verso un orizzonte di Pace». Così l’architetto Luca Zevi spiegava all’inaugurazione nel 2003 l’idea ispiratrice del monumento in memoria delle vittime del quartiere romano di San Lorenzo e, in particolare, quel fascio di luce prodotto dai neon che la notte avrebbe dovuto far brillare a perenne monito la lastra di cristallo lunga 70 metri nel parco sulla via Tiburtina che porta incisi i nomi dei 1.674 morti (quelli accertati) del bombardamento del 19 luglio 1943. Da lunghi mesi, però, la luce destinata a “illuminare il ricordo” è mestamente spenta e ora, a ridosso dell’anniversario del tragico bombardamento, si scopre che la situazione langue nel disinteresse e nelle pastoie burocratiche della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
“Dimenticarli significa ucciderli di nuovo”
«Ci stiamo occupando della questione da gennaio e abbiamo sollecitato più volte la Sovrintendenza – spiega Agnese Micozzi, assessore alla Cultura del Municipio II – purtroppo la vicenda è più complessa di quanto pensassimo, ma noi continueremo ad insistere». «Dimenticare i morti significa ucciderli una seconda volta, negare la speranza che li sosteneva – aveva detto l’allora sindaco Veltroni – la lastra rimarrà accesa a segnare l’impossibilità di dimenticare una ferita indelebile». Ma ora c’è il buio.
La denuncia sulla Strenna dei Romanisti
A segnalare l’oscuramento è stato Romano Bartoloni. Il presidente del Sindacato Cronisti Romani, in uno scritto sulla Strenna dei Romanisti 2014, ha segnalato che «nell’indifferenza generale, con il monumento spento, torna l’oblio su quegli innocenti cittadini e sulle aspirazioni di Pace».
 
(Lorenzo Grassi)

7 Luglio 2014
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