Le attivit illecite calcolate nel Pil

Roma. Inserire traffico di droga, prostituzione e contrabbando nel conto economico del nostro Paese. È quello che proverà  a fare l’Istat il prossimo 3 ottobre, eseguendo quanto imposto dall’Europa e dal suo istituto di statistica, Eurostat. La novità è stata comunicata ieri, ma è in realtà solo l’applicazione di una norma del 1995, il cosiddetto Sec95. Ora si cambia e si passa ad una nuova versione delle regole di contabilità, stilata nel 2010 che include anche le attività illecite. I conti nazionali sono il principale strumento di misurazione statistica della situazione economica complessiva di un paese.  Secondo Paolo Manasse, professore di Politica Economica all’Università di Bologna, «l’inserimento delle attività illecite nei conti economici dello Stato, pur essendo una questione meramente statistica, consentirà all’Italia di migliorare i dati relativi al Prodotto interno lordo (Pil). Di conseguenza, se aumenterà, anche di poco, il pil, miglioreranno anche alcuni degli aggregati del bilancio dello Stato, come il rapporto debito/Pil e quello deficit/Pil. Sarà quindi un po’ più semplice rientrare nel Patto di stabilità». L’anno di riferimento per la nuova Sec sarà il 2011.   
(Valeria Bobbi)