7:35 pm, 5 Febbraio 14 calendario

Pedofili l Onu boccia il Vaticano

Di: Redazione Metronews
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Ginevra. Duro attacco delle Nazioni Unite al Vaticano sul nodo irrisolto dei preti pedofili. In un rapporto, il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia si dice «profondamente preoccupato che la Santa Sede non abbia riconosciuto l’ampiezza dei crimini commessi, che non abbia preso le misure necessarie per affrontare i casi di abusi sessuali sui bambini e per proteggerli e che abbia adottato politiche e pratiche che hanno condotto alla continuazione degli abusi e all’impunità dei responsabili».
Rimozione immediata di chi ha abusato
Nel rapporto, inoltre, il Comitato chiede la «rimozione immediata» di tutti i preti di cui si sa o si sospetta essere responsabili di abusi sui minori – le vittime «sono decine di migliaia» – e di consegnarli alle autorità civili. Nel documento diffuso a Ginevra si sollecita la Santa Sede a rendere accessibili i propri archivi in modo che chi ha abusato – e «quanti ne hanno coperto i crimini» – possano essere chiamati a risponderne davanti alla giustizia. Secondo le Nazioni Unite, poi, la commissione creata a dicembre da Papa Francesco dovrebbe indagare su tutti i casi di abuso e «sulla condotta della gerarchia cattolica nell’affrontarli». «A causa di un codice del silenzio imposto su tutti i membri del clero sotto la pena della scomunica – denuncia ancora il rapporto, nel quale si ricorda che i responsabili degli abusi sono stati spesso solo spostati di parrocchia in parrocchia «in un tentativo di coprire questi crimini» e lasciando esposte le vittime – i casi di abuso sono stati anche difficilmente riferiti alle autorità giudiziarie».
Un monito solo “politico”
«Il Vaticano ha violato la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, perchè non ha fatto tutte le cose che avrebbe dovuto fare». Così la presidente del Comitato, Kirsten Sandberg. Ma la messa in mora del Vaticano non ha valore formale e mira solo alle «conseguenze politiche in termini di consenso dell’opinione pubblica». Il Comitato a metà gennaio aveva ascoltato i rappresentanti del Vaticano che, pur avendo ratificato nel 1990 la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, dal 1994 al 2012 non aveva però consegnato alcun rapporto sulla propria situazione.
La replica del Vaticano: “Rapporto falsato da ideologie gay”
Il dossier Onu «sarà oggetto di studio» da parte della Santa Sede che respinge ogni «tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa». Così una secca nota di replica del Vaticano. In ogni caso, «la Santa Sede reitera il suo impegno a difesa e protezione dei diritti del fanciullo, in linea con i principi promossi dalla Convenzione Onu e secondo i valori morali e religiosi offerti dalla dottrina cattolica».
“Documento non aggiornato”
«Sorpresa» è espressa da monsignor Silvano Tomasi, osservatore permanente del Vaticano presso l’ufficio Onu di Ginevra. «L’aspetto negativo del documento – afferma – sembra quasi che fosse già stato preparato prima dell’incontro del Comitato con la delegazione della Santa Sede». Per Tomasi «al documento manca la prospettiva aggiornata che ha visto una serie di cambiamenti per la protezione dei bambini. Probabilmente delle Ong che hanno interessi su questioni come l’omosessualità e il matrimonio gay hanno avuto le loro osservazioni e in qualche modo hanno rafforzato una linea ideologica».
Le prime mosse di Papa Francesco
L’ultimo atto di Francesco nella lotta alla pedofilia è stata l’istituzione di una Commissione per la protezione dei fanciulli incaricata di elaborare linee guida: dalla formazione di chi lavora con minori ai protocolli per la sicurezza dell’ambiente, dai codici di condotta e idoneità alla cooperazione con le autorità civili. Ma già appena insediato Bergoglio aveva subito chiesto alla Congregazione per la dottrina della fede di «continuare nella linea voluta da Benedetto XVI, agendo con decisione in questo campo tanto importante per la credibilità della Chiesa».
 
(Metro)

5 Febbraio 2014
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