10:55 pm, 24 Giugno 14 calendario

ITALIA UN DISASTRO PRANDELLI SE NE VA

Di: Redazione Metronews
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Calcio Il ct dà le dimissioni:  “Il progetto  era mio e ho fallito”. Anche il n°1 Fgci Abete dice basta. Balotelli solo sul bus  degli azzurri.
Al Mondiale brasiliano non crolla solo la Nazionale di calcio, ma va in pezzi tutto il calcio italiano. Il commissario tecnico della nazionale italiana Cesare Prandelli ha rassegnato le sue dimissioni definite “irrevocabili”. Subito dopo anche il il n°1 della Figc Giancarlo Abete ha annunciato che se ne andrà. Ma se per il massimo dirigente italiano del calcio le dimissioni “erano state maturata da tempo”, per il ct la decisione è stata presa a caldo dopo il disastro della spedizione in Brasile. Prandelli è chiarissimo: «Quando un progetto tecnico fallisce è giusto che ci si prenda le proprie  responsabilità. Sono io che ho deciso chi doveva venire al Mondiale, chi doveva giocare e come. L cose non sono andate come speravo e non posso dare la colpa a nessuno se non a me. Alcuni giocatori hanno dimostrato di non poter giocare a questi livelli ma sono io che li ho scelti. Poi mi ha dato fastidio che mi abbiano accusato di vivere sulle spalle dei contribuenti. Non è così, anzi, io sono uno che paga le tasse». Insomma, finale davvero  brutto dentro e fuori dal campo.  Inevitabile pensare poi che Prandelli, quando ha parlato di giocatori non all’altezza, si riferisse a Mario Balotelli. L’ex SuperMario non solo è stato il peggiore in campo, ma si è fatto ammonire per un’entrata folle e poi alla fine del primo tempo è riuscito a perdere ancora la testa con atteggiamenti che l’arbitro ha fatto finta di non vedere. Nella ripresa infatti Prandelli ha sostituito l’attaccante rossonero con Parolo per evidenti motivi: «Sì, ho sostituito Balotelli perchè avevo paura che potesse essere espulso». Chissà cosa sarà passato per la testa di Balotelli, che a fine gara, mentre tutti gli azzurri aspettavano Prandelli, impegnato nella conferenza stampa dove comunicava al mondo le sue dimissioni, in perfetta solitudine saliva sul pulman degli azzurri. Che dire sulla gara. L’Italia ha attaccato per lunghi tratti ma senza riuscire a concretizzare. Poi il rosso ingiusto a Marchisio e il morso di Suarez a Chiellini non visto dall’arbitro. Ma alla fine conta solo il gol di Godin.
(Cosimo Croce)

24 Giugno 2014
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