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9:33 pm, 18 Aprile 18 calendario

La stretta di Facebook su privacy e minorenni

Di: Redazione Metronews
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Ue «Le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni paesi Ue hanno bisogno del permesso di un genitore o tutore per compiere azioni specifiche su Facebook, come vedere inserzioni sulla base dei dati dei partner e includere nel loro profilo le opinioni religiose e politiche. Questi adolescenti vedranno una versione meno personalizzata del social con condivisione limitata e annunci meno rilevanti, fino a quando non otterranno il permesso da un genitore o tutore di usare tutti gli aspetti di Facebook», spiega la società in un documento ufficiale, rilasciato in vista dell’entrata in vigore della nuova normativa europea sulla privacy. 
«Nel corso di quest’anno – conclude Facebook – presenteremo un nuovo centro globale di risorse online dedicato ai ragazzi e faremo più educazione per rispondere alle loro domande più comuni sulla privacy».
Riconoscimento facciale
Le “protezioni speciali” saranno per tutti i teenager, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Facebook spiega anche che disabiliterà anche «il riconoscimento facciale per chiunque abbia meno di 18 anni». Il riconoscimento facciale su Facebook sarà comunque facoltativo: «Stiamo dando ai cittadini di Ue e Canada la scelta di attivare il riconoscimento facciale. L’utilizzo del riconoscimento facciale è completamente facoltativo per chiunque su Facebook», spiega la società. L’aggiornamento sarà disponibile a partireda questa settimana in Europa e poi sarà esteso al resto del mondo, Stati Uniti compresi. «Le nostre funzioni di riconoscimento facciale aiutano a proteggere la privacy e a migliorare le esperienze, ad esempio rilevando quando altri potrebbero tentare di utilizzare la tua foto come immagine del profilo e consentendoci di suggerire amici che potresti voler taggare».
Privacy europea
Parte dall’Europa il nuovo corso di Facebook in tema di protezione della privacy, a seguito della nuova normativa Ue sulla protezione dei dati. «Abbiamo realizzato che la richiesta europea era un’opportunità per investire ancora più pesantemente in privacy», scrivono i vicepresidenti sul sito dell’azienda, aggiungendo:  «non solo vogliamo uniformarci alla legge, ma vogliamo andare anche oltre i nostri obblighi».
Cosa cambia
Dal punto di vista pratico, chiunque abbia un account sul social network dovrà rivedere sulla base di nuove opzioni alcuni parametri in base ai quali viene erogato il servizio, a partire dall’autorizzazione all’utilizzo di dati provenienti dai partner, tipicamente le aziende o le app alle quali gli utenti mettono i loro “mi piace”, che Facebook fa per mostrare ai potenziali clienti annunci commerciali maggiormenti in linea con i loro interessi. Ma non solo: a ciascuno sarà chiesto di specificare quali sono le informazioni che vuole continuare a condividere e se vorrà abilitare sulla piattaforma la funzione di riconoscimento facciale. 

18 Aprile 2018
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