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6:18 pm, 8 Novembre 21 calendario

Per la talpa Haugen l’Europa ci salverà dalle trame di Facebook

Di: Redazione Metronews
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Per difendersi da Facebook bisogna imparare dall’Europa. Lo sostiene la “talpa” di Facebook,  ex dipendente, analista di dati e ingegnera, Frances Haugen, nell’audizione organizzata dalla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo: «La legge sui servizi digitali ha il potenziale di essere uno standard globale», arrivando ad essere «una fonte di ispirazione per altri Paesi, compreso il mio, affinché si applichino nuove regole che garantiscano salvaguardie per le nostre democrazie»

La denuncia di Haugen e i pericoli per minori e democrazia

«Lavoravo per Facebook e sono qui ora perché credo che i prodotti di Facebook danneggino i minori, indeboliscano le nostre democrazie, acuiscano le differenze e molto altro. La direzione dell’azienda sa come rendere Facebook e Instagram più sicuri, ma non è pronta a effettuare i cambiamenti in quanto i profitti sono più importanti delle persone e le conseguenze sono molto gravi», ha aggiunto nel corso dell’audizione l’ingegnera.

Facebook opera nell’oscurità

«Se a Facebook sarà permesso di continuare a operare nell’oscurità, avremo solo un crescendo di tragedie come risultato. Mi sono fatta avanti, con grande rischio personale, perché credo che abbiamo ancora tempo per agire, ma dobbiamo agire ora».  Come già ribadito nelle scorse settimane, davanti al Congresso Usa come a Londra e a Lisbona, Haugen ha accusato l’azienda fondata da Mark Zuckerberg di alimentare i conflitti tra gli utenti per proprio profitto, così come di favorire «l’estremismo e la polarizzazione» e «diffondere la disinformazione». Un comportamento che danneggia la società e può dare vita a violenze reali. E ha ripetuto quello che è diventato il suo claim: «Quasi nessuno fuori da Facebook sa cosa succede all’interno di Facebook».

Pochi investimenti in sicurezza

Per l’ex manager, ormai conosciuta come la whistleblower, il fatto che la sua ex azienda «possa permettersi 10mila ingegneri in più per i videogame, mentre non poteva farlo per la sicurezza» è «inaccettabile». In particolare, ha spiegato la Haugen davanti alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, Metaverse spingerà gli utenti a «esporsi di più».

La sfida del Digital Service Act europeo

L’ex dipendente del colosso americano ribattezzato Meta, prima dell’audizione, ha incontrato il Commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton.  «Abbiamo visto l’impatto che le grandi piattaforme possono avere sulle nostre democrazie e società, in particolare sul benessere dei nostri figli», ha affermato il Commissario francese dopo l’incontro con Frances Haugen, che ha ringraziato per la sua instancabile dedizione. Breton ha ribadito  la determinazione dell’Ue per regolamentare «quello che sembra ancora un Far West digitale» e ha sottolineato che «i grandi sforzi di lobby a cui stiamo assistendo sono sprecati: non permetteremo che gli interessi aziendali interferiscano con l’interesse generale degli europei».  Il Commissario è strenuo difensore dell’adozione dei Regolamenti sui servizi digitali (Digital Services Act, Dsa) e sui mercati digitali (Digital Markets Act, Dma) già nel nel primo semestre del 2022, quando la Francia assumerà la presidenza di turno dell’Ue.   Il progetto di legge in questione punta a creare uno spazio digitale più sicuro in cui siano protetti i diritti degli utenti, comprese regole per contrastare i contenuti illegali online, migliorare la responsabilità e la trasparenza degli algoritmi e occuparsi della moderazione dei contenuti e della pubblicità mirata e si propone come l’occasione di plasmare l’economia digitale a livello dell’Ue per diventare un punto di riferimento globale sulla regolamentazione digitale.
8 Novembre 2021
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