Verger non è più direttore del Museo Nazionale Romano, “Sono amareggiato”
Verger non è più direttore del Museo Nazionale Romano, “sono amareggiato”. E’ «un giorno di amarezza per le cose immaginate, progettate e in corso di realizzazione che non potrò seguire fino alla fine ma che spero non saranno abbandonate o stravolte”: questo lo sfogo in una lettera aperta del direttore del Museo Nazionale Romano, Stèphane Verger, dopo l’annuncio che il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha deciso di non rinnovargli il mandato conferitogli da Dario Franceschini nel 2020 dopo un concorso internazionale. Il MiC ieri ha annunciato un bando internazionale per rinnovare i direttori anche del Parco archeologico del Colosseo, del Museo archeologico nazionale di Napoli, dei Musei reali di Torino, della Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello oltre a 11 istituti autonomi di seconda fascia.
Verger non è più direttore del Museo Nazionale Romano, “sono amareggiato”
In passato molti incarichi dirigenziali di prima fascia erano stati confermati dal MiC per un secondo quadriennio. In questo caso tra le poche conferme su Roma ci sono quelle di Francesca Cappelletti alla Galleria Borghese e di Edith Gabrielli al Vittoriano a Palazzo Venezia. «Il ministro della Cultura non ha ritenuto opportuno rinnovare il mio contratto alla direzione del museo», afferma Verger nella lettera pubblicata dal sito Archaeoreporter in cui elenca mostre e iniziative portare avanti nel suo mandato, “quattro anni di grande lavoro, che ha portato a importanti realizzazioni, malgrado le condizioni difficili, dal Covid al rincaro dell’energia, nel contesto della generale carenza di personale e di riduzione degli stanziamenti di funzionamento».
A Parigi Verger tornerà all’insegnamento all’E’cole Pratique des Hautes E’tudes. Ha rivendicato il lavoro svolto anche Mario Epifani, direttore uscente del Palazzo Reale di Napoli, «tornato a essere un simbolo della città riconoscibile a livello internazionale tanto da essere scelto come sede privilegiata di eventi di alto profilo istituzionale (G20, Summit dei ministri della Cultura del Mediterraneo, conferenza Unesco e G7 della Cultura e della Difesa) e di manifestazioni pubbliche fortemente attrattive». Nel 2023 il Palazzo ha registrato 435 mila visitatori, +27% rispetto al 2022.
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