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3:38 pm, 21 Luglio 22 calendario

Morto il linguista e filologo Luca Serianni investito a Ostia

Di: Redazione Metronews
È morto il linguista
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È morto il linguista e filologo Luca Serianni, professore emerito di storia della lingua italiana dell’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha insegnato dal 1980 al 2017, accademico di grande autorevolezza e fama internazionale nel campo degli studi sul linguaggio poetico e la grammatica storica. Il decesso all’età di 74 anni all’ospedale San Camillo della Capitale, dove era ricoverato in coma irreversibile, in seguito ai postumi di un incidente stradale.

Nella prima mattina del 18 luglio Serianni è stato travolto da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali ad Ostia, sul litorale romano, dove aveva deciso da tempo di abitare. L’annuncio della scomparsa, avvenuta questa mattina alle 9.30, quando i medici hanno constatato l’esito piatto dell’elettroencefalogramma, dichiarando la morte cerebrale, è stato dato dalla famiglia che ringrazia “tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato il loro affetto”. I familiari e gli amici “esprimono la loro personale gratitudine al personale sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma”.

È morto il linguista più autorevole

“Luca Serianni è il più autorevole linguista italiano che abbiamo avuto negli ultimi decenni – ha detto Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca – piangiamo un maestro unico, che ha avuto rapporti strettissimi con i suoi colleghi ed allievi: ha formato un cospicuo gruppo di studiosi, alcuni dei quali occupano posizioni di rilievo nel mondo degli studi”. Nato a Roma il 30 ottobre 1947, Luca Serianni si è formato alla scuola di Arrigo Castellani, maestro del “purismo” della lingua italiana, sotto la cui guida si era laureato in Lettere nel 1970 all’Università “La Sapienza” di Roma. Assistente ordinario nel 1973, è stato professore incaricato di Storia della lingua italiana presso le Università di Siena (sede di Arezzo, 1974-75), L’Aquila (1975-76), Messina (dal 1976-77 al 1979-80). Nel 1980 divenne professore ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università di Roma “La Sapienza”, dove ha concluso cinque anni fa la sua prestigiosa carriera accademica, circondato dalla stima e dall’affetto di intere generazioni di studenti e di colleghi.

Il culto della parola

Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia, della Casa di Dante di Roma, vicepresidente della Società Dante Alighieri, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”, Serianni ha dedicato la sua vita al “culto” della “parola”, scritta e parlata, affermandosi come uno dei più influenti linguisti italiani, autore di numerosi testi sulla grammatica che hanno fatto la storia recente della linguistica. Ha curato, a partire dal 2004, gli aggiornamenti del vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli e dall’edizione del 2017 ne è divenuto anche coautore. L’ultimo evento pubblico a cui Serianni ha partecipato è stato il 6 luglio scorso a Firenze quando ha presenziato all’inaugurazione delle prime due sale del Mundi, il Museo Nazionale dell’Italiano, di cui era coordinatore scientifico, alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Curriculum impressionante

Serianni era dottore honoris causa dell’Università di Valladolid e di quella di Atene. Nel 2004 ha ricevuto all’Accademia dei Lincei il Premio del Ministro dei Beni culturali del Premio per la Filologia e la Linguistica. Dal 2005 era cittadino onorario del Comune di Bibbiena. È stato “profesor visitante” nell’Università di Santiago di Compostela e ha tenuto ciclo alla Scuola Normale di Pisa e all’Università di Basilea. Tra le tante istituzioni di cui era socio, anche l’Accademia di Scienze e Lettere di Torino, l’Accademia Virgiliana di Mantova, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Fondazione Lorenzo Valla; dal 2012 era “Research Fellow” della Scuola superiore di Studi avanzati della Sapienza; dal 2011 componente del Consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana e dal 2010 vicepresidente della Società Dante Alighieri e, presso lo stesso sodalizio, è stato presidente negli anni 1999-2003 del “Progetto lingua” per l’insegnamento dell’italiano all’estero. Era membro del comitato scientifico di “Zeitschrift für romanische Philologie”, “Contributi di filologia dell’Italia mediana”, “Rivista italiana di onomastica” e “Rivista italiana di linguistica e dialettologia”.

 

21 Luglio 2022
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