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7:00 am, 17 Ottobre 24 calendario

Alla scoperta della salvifica “Paesofia” riflettendo e viaggiando nei borghi più piccoli d’Italia

Di: Lorenzo Grassi
piccoli borghi
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I piccoli paesi sono per l’Italia una ricchezza artistica, paesaggistica, culturale e antropologica che corre il rischio dell’estinzione e della marginalizzazione, come dimostra il consistente e inarrestabile spopolamento di molti borghi. C’è però un modo suggestivo per far rifiorire i piccoli paesi (ma anche le persone): considerarli luoghi d’elezione dove poter esercitare al meglio ciò che ci rende esseri umani cioè la riflessione e il pensiero. Ne è convinto Gianluca Galotta, docente di Filosofia e Storia, che ha scritto il libro “Paesofia. Filosofia e viaggi nei piccoli paesi” (La scuola di Pitagora editrice con prefazione di Leonardo Caffo) dove suggerisce la ricerca di nessi tra il pensiero, la filosofia e i paesi. Galotta sostiene che «proprio nei piccoli borghi è possibile far sbocciare e rendere vive e concrete le teorie filosofiche di grandi pensatori come Platone, Aristotele, Epicuro, Seneca, Agostino, Boezio, Moro, Rousseau, Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche». Nel libro, però, l’autore racconta anche i suoi suggestivi viaggi in alcuni paesi che rientrano tra i cento più piccoli d’Italia per popolazioneCastelverrino (Isernia), Marcetelli (Rieti) e Montelapiano (Chieti) – e nel suo “paese del cuore”: Rivisondoli in Abruzzo (L’Aquila). Si tratta di vere e proprie immersioni in un mondo con il futuro in bilico, ma con bellezze in grado di suscitare sempre fascino e meraviglia.

borghi più piccoli

I borghi più piccoli d’Italia

«I borghi abitati da poche migliaia, centinaia o addirittura decine di anime – spiega Gianluca Galotta – costituiscono una sorta di sangue, di linfa vitale che scorre nelle vene e nei capillari dell’Italia. È l’Italia dei campanili che svettano al centro dei piccoli paesi e che con i loro rintocchi scandiscono lo scorrere della vita. È l’Italia delle piazze dove si discute ancora animatamente di politica e di sport, dove si conoscono tutti, dove ai social network si preferisce andare a bere una birra con gli amici nel bar centrale. È l’Italia delle tradizioni popolari, delle piccole sagre e feste patronali, contenute nei numeri ma grandi nelle emozioni che riescono a suscitare».

Il taglio dei servizi

Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, perché questo “sangue” che scorre lungo tutta la penisola da qualche tempo è diventato un po’ anemico. «Nell’arco di alcuni decenni la popolazione dei piccoli paesi si è ridotta drasticamente, a volte addirittura si è dimezzata – ricorda Galotta – e così passeggiando nei vicoli di questi borghi, molto spesso dell’entroterra appenninico, si respira un silenzio surreale e si contano moltissime porte chiuse prima di trovarne qualcuna aperta». Di chi è la colpa? «I governi centrali o regionali spesso perseguono un taglio dei servizi che rende la vita in questi luoghi sempre più difficile – risponde l’autore di “Paesofia” – caso emblematico è la chiusura o il ridimensionamento dei piccoli ospedali. Altro problema è quello della cronica mancanza del lavoro che ha costretto molti a emigrare verso le città».

Contrastare il declino

Per contrastare il declino si sono tentati spesso approcci politico-economici. Galotta ne suggerisce uno filosofico. «Il tentativo – sottolinea – è mostrare che i piccoli borghi hanno una carta importante da giocare in merito alle attività che ci caratterizzano in quanto uomini: pensare e riflettere. Quello dei piccoli paesi può essere il contesto ideale per esercitare il pensiero filosofico e mettere in pratica alcune teorie di grandi filosofi. Per riscoprire una sapienza che consiste nel fermarsi e rallentare per poter tornare ad essere razionali e pensanti, cioè pienamente vivi».

La Treccani interessata al neologismo

La Treccani sta valutando la possibilità di inserire il neologismo “Paesofia” nel suo vocabolario. A segnalarlo all’autorevole istituzione è stato lo stesso Gianluca Galotta, secondo il quale il termine “Paesofia” indica anche «che oggi nei piccoli paesi troviamo una sophìa rara nel mondo consumista e frenetico dei nostri giorni. Una sapienza che consiste nell’invito a fermarci e rallentare per poter riflettere e pensare». «Nel nostro vocabolario on line è presente da qualche tempo la neoformazione lessicale “Paesologo” (insieme a “Paesologia”) – ha replicato la Treccani – prima che i due termini citati entrassero nel vocabolario, abbiamo aspettato che la quantità di occorrenze dei termini stessi aumentasse. Seguendo lo stesso metodo, e ringraziando l’autore del saggio che contiene il termine “Paesofia” (mot-valise che incrocia i sostantivi paese e filosofia), terremo quest’ultimo in osservazione per vagliarne la presenza nella pubblicistica e in seri siti internet».

17 Ottobre 2024 ( modificato il 16 Ottobre 2024 | 18:44 )
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