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12:32 pm, 8 Ottobre 24 calendario

Palazzo Reale celebra Enrico Baj a 100 anni dalla sua nascita

Di: Redazione Metronews
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In occasione del centenario della nascita, Milano celebra Enrico Baj (Milano, 1924 – Vergiate, 2003), uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, con un’ampia retrospettiva in Sala delle Cariatidi, da oggi al 9 febbraio 2025, studiata per ripercorrere tutti i temi e i soggetti della sua lunga e poliedrica esperienza.

Baj torna a Palazzo Reale a dodici anni dall’esposizione, nella stessa sala, de “I Funerali dell’anarchico Pinelli” che, per la prima volta, saranno integrati in un percorso antologico e in un dialogo puntuale con altri lavori del maestro.

In mostra quasi cinquanta opere dai primi anni Cinquanta al Duemila

Promosso e prodotto da Comune di Milano-Cultura e da Palazzo Reale con Electa, curato da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, il progetto conta quasi cinquanta opere selezionate in un arco temporale che dai primi anni Cinquanta giunge all’alba del Duemila, attraversando le fasi di ricerca e adesione ai movimenti del tempo: dal recupero del Dadaismo e del Surrealismo ai modi dell’arte Informale, dalla vicinanza al gruppo nordico di Co.Br.A alla genesi del movimento dell’arte Nucleare, che Baj fondò a Milano con Sergio Dangelo nel 1951.

Partendo dall’astrazione gestuale degli esordi, passando per la nascita delle sue larvali figure antropomorfe e per l’eruzione delle montagne liquefatte nel corpo magmatico dei Generali, si toccherà la parodia delle invasioni extraterrestri per approdare all’esercito dei Meccano e al mondo animato delle cassettiere e dei trumeau.

I personaggi delle opere di Enrico Baj

I suoi personaggi – le Dame e i Generali, gli Ultracorpi, gli Specchi, i Mobili e i mostri dell’Apocalisse -, entrati nell’immaginario comune, animano una giostra di creature frutto dell’universo surrealista e fantascientifico dell’autore, che ha fatto dell’ironia e del grottesco il grimaldello per scardinare il conformismo borghese e per schierarsi contro ogni forma di potere costituito. La sua celebre etica del ninnolo e della passamaneria, delle nappe e dei bottoni, lucidi come mostrine sui petti tronfi dei suoi militari blasonati, sarà il filo conduttore destinato a cucire, per sezioni, i temi della poetica di Baj.

L’assessore Sacchi: «La mostra restituisce la visionarietà di Baj»

«Con questa importante retrospettiva, Milano rende omaggio a uno dei più grandi protagonisti della scena artistica del Novecento – dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. In occasione del centenario della sua nascita, Palazzo Reale, confermando ancora una volta il suo ruolo centrale nella promozione dell’arte di tutte le epoche, trasforma la maestosa Sala delle Cariatidi nello scenario perfetto per restituire la grandezza e la visionarietà di Baj, offrendo ai visitatori una vera e propria immersione nell’universo creativo».

L’assessore Sacchi ha anche partecipato alla cerimonia di apposizione sui muri della casa di via Teuliè 1, dove Enrico Baj ha vissuto e dove il Movimento Arte Nucleare è nato, una targa commemorativa per ricordare il grande artista milanese.

Il percorso espositivo a Palazzo Reale fra arte e letteratura

Liberato da una rigida sequenza cronologica o di genere, il percorso espositivo a Palazzo Reale si svolge con continui rimandi fra arte e letteratura, colori e parole, seguendo una sorta di sceneggiatura che, anche in sede di allestimento, suggerisce allo spettatore un tempo e uno spazio teatrali.

Ad accogliere i visitatori nella sala del Lucernario la ricostruzione scenografica dell’“Apocalisse”, un assemblaggio di figure immaginarie e oniriche in un polittico di quasi 100 metri quadrati, allestito in altezza come a evocare un’abside e ispirato idealmente al “Giudizio Universale” michelangiolesco, qui punteggiato di demoni goffi e beffardi, urlanti e arrampicati fino al soffitto.

Le Opere nucleari, gli Ultracorpi e le Parate di Baj nella Sala delle Cariatidi

In Sala delle Cariatidi troveranno posto le Opere nucleari, gli Ultracorpi, le Parate, “I funerali dell’anarchico Pinelli”, i Generali, i Meccano, i Mobili, gli Specchi e le Dame: il percorso si dipana nello spazio in un crescendo di forme e dimensioni fisiche delle opere, fino a quelle più monumentali, con soluzioni progettate a misura per la Sala.

“I funerali dell’anarchico Pinelli” è integrata con i Generali e la Parata a sei

“I funerali dell’anarchico Pinelli” (1972) rappresentano un capitolo di svolta fondamentale nel lavoro di Enrico Baj, un passaggio formale nella sua ricerca estetica in direzione di una narrazione articolata, sempre più scenografica, con soluzioni ambientali e teatrali. L’opera sarà per la prima volta integrata in un percorso espositivo grazie a un dialogo puntuale con i Generali e con la Parata a sei che, in particolare, ne è il prodromo, sia come studio ritmico della composizione formale, sia nella critica caustica a ogni forma di sopruso e militarismo.

Il ritorno dei “Funerali” a Palazzo Reale dopo 12 anni

“I funerali” tornano a Palazzo Reale, a distanza di 12 anni dall’esposizione “in solitaria” in sala delle Cariatidi, in un allestimento inedito che li vedrà inseriti come un tassello fondamentale nell’evoluzione dell’opera del maestro. Accanto a “I funerali”, alcune opere picassiane e alcune citazioni fra cui due esemplari dell’“Apocalisse” che li ricollegano idealmente alla lezione di Guernica.

8 Ottobre 2024
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