Venezia 81
3:30 pm, 28 Agosto 24 calendario
4 minuti di lettura lettura

Tutti pazzi per Tim Burton e il cast di Beetlejuice a Venezia

Di: Redazione Metronews
Beetlejuice
condividi

Alla Mostra del Cinema di Venezia arriva il cast di Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton e l’entusiasmo generale esplode. Al suo ingresso al palazzo del Casinó, il regista e il cast vengono letteralmente acclamati.

Il fantastico cast di Beetlejuice Beetlejuice

Apre le danze Monica Bellucci,  occhiali da sole e un tubino nero a pois bianchi. Dietro, Justin Theroux e Willem Dafoe, entrambi in completo nero e occhiali da sole, hanno catturato l’attenzione del pubblico.

Fantastica Jenna Ortega, con un completo pantalone e giacca doppiopetto bordeaux, ha incantato i fan, molti dei quali erano lì già dalle prime ore del mattino con i poster di ‘Mercoledì’, la serie Netflix che l’ha consacrata al grande pubblico.

Catherine O’Hara, indimenticabile interprete di Mamma, ho perso l’aereo, è in una tuta a righe bianca e nera e il suo inconfondibile sorriso. A chiudere il defilée Michael Keaton e Tim Burton, fermandosi con i fan per scattare foto e firmare autografi.

Il film: “Non per soldi, ma per ragioni personali”

“Non l’ho fatto per soldi”. Il regista Tim Burton presenta così il suo Betleejuice Beetlejuice, il sequel al suo film cult Beetlejuice (1988) che apre oggi fuori Concorso l’81esima Mostra di Venezia. “Non volevo fare un grande sequel per soldi o qualcosa del genere, ma per ragioni molto personali. Non ho nemmeno guardato il primo film per prepararmi a questo, perché ne ricordavo lo spirito e tutti quelli che sono qui oggi”.

Dal 5 settembre nelle sale

Il film inquadra tre generazioni della famiglia Deetz di ritorno a casa a Winter River: ancora perseguitata dal demone dispettoso Beetlejuice (Keaton), Lydia (Ryder) è sconvolta allorché la figlia adolescente e ribelle Astrid (Ortega) scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto.

“Amo Beetlejuice – spiega il pluripremiato regista – ma non ho mai capito perché abbia avuto così successo. Volevo tornare a tornare a lavorare con Michael, Catherine, Winona, persone nello spirito giusto: ho sentito molto questo film, è progetto personale. Negli ultimi anni sono rimasto deluso dall’industria cinematografica, dovevo fare qualcosa che venisse dal cuore. Quando si invecchia – continua – la vita prende direzioni diverse da quelle preventivate e forse mi ero perso anche io: ora credo di essermi ritrovato con questo film”.

Aggiunge poi che ”molte volte il finale non era scritto, ho giocato assai con gli attori: tutti hanno dato un contribuito, energia. Volevo fare un film emotivo su una famigli strana, l’esperienza di Mercoledì e l’incontro con Jenna Ortega sono stati fondamentali”. Un altro sequel? Burton scherza: “Ci sono voluti 35 anni per questo, altri 30 e ne avrò più di 100…non credo”.

Monica Bellucci su Tim Burton

Monica Bellucci parla del compagno come di “un artista in grado di creare situazioni spaventose e divertenti, e questo mi ha aiutato a creare la mia creatura, Dolores, al contempo cattiva e affascinante. Una metafora della vita, tutti noi abbiamo cicatrici emotive”. Rivelando che “ho sempre adorato il mondo dei fumetti” e “ho scoperto Mario Bava grazie a Burton”, della sua “sposa cadavere” dice che per “quando si ricompone ho dovuto imparare una coreografia specifica come se fossi un mimo, ché si muove come una bambola” e poi che Beetlejuice Beetlejuice “parla di donne, tre generazioni che si amano e si supportano, in ossequio al grande impatto che le donne oggi hanno sulla società”.

Michael Keaton che torna a vestire i panni del personaggio eponimo loda “un’opera d’arte unica, oggi ci sono poche opportunità di far parte di qualcosa del genere” e scherza: “Il mio Beetlejuice è maturato, per quanto fosse suadente e affascinante nel primo capitolo ora lo è di più, complice il suo senso sociale e il rispetto del politicamente corretto. Ha scoperto un lato nuovo grazie alla ex moglie Dolores: non ha paura di nulla tranne di lei”.

E Winona Ryder rivela che “l’amore e la fiducia in Tim hanno dato giocosità al nostro lavoro, e tanta sperimentazione”, Jenna Ortega, già Mercoledì, ha “cercato di creare un personaggio unico, determinato, con una rabbia che viene da un posto diverso da quella di Lydia”, mentre Burton che inserisce in Beetlejuice Beetlejuice alcune sequenze parlate nella nostra lingua chiosa: “Ho sempre voluto realizzare un film horror in italiano. Sono un fan di Mario Bava e Dario Argento, mi piacerebbe essere un regista horror italiano”.

 

28 Agosto 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo