Lazio
3:21 pm, 8 Luglio 24 calendario
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Lazio, Marco Baroni si presenta: “Amo le sfide e il duro lavoro”

Di: Redazione Metronews
Marco Baroni
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Ama le sfide e il duro lavoro non lo spaventa. Si presenta così il nuovo tecnico della Lazio Marco Baroni. “Dobbiamo lavorare da subito, anzi, da ieri. Eredito una squadra – dice Marco Baroni – che ha cultura del lavoro, dovremo intensificare una cosa che ho sempre portato nelle mie squadre: l’aspetto valoriale che fa sempre la differenza. Ciò si ricongiunge allo spirito laziale e serve da subito. Nel calcio non c’è tempo, dobbiamo lavorare sulla dedizione, la passione”. E sulla chiamata della Lazio afferma: “È il momento più alto della mia carriera. Sono uno che ama le sfide, non dobbiamo aver paura”.

Marco Baroni e l’esperienza

“A livello calcistico e da allenatore ho portato con me sempre un principio: se non vinco, imparo. L’esperienza a Verona è stata bellissima, ci sono tanti modi per affrontare le difficoltà, possono esserci delle opportunità dietro. Il momento più difficile è stato quello più bello. Ci portiamo dietro un vissuto, ma qui è diverso, qui c’è qualità. Abbiamo perso dei giocatori importanti, che hanno fatto la storia, con più di 300 partite. Abbiamo preso ragazzi giovani, devono partire con voglia, coraggio, compattezza ed equilibrio. Voglio che la squadra faccia un calcio che trasmetta emozioni, è il primo punto”, spiega Baroni.

Mercato Lazio

“Soddisfatto del mercato? Non guardo mai quello che manca, ma quello che ho. Sono arrivati giocatori giovani, mi ha fatto piacere che il presidente abbia detto certe cose, c’è un processo di ringiovanimento che si adatta al calcio che vogliamo proporre. Io metto sempre il calciatore al centro del progetto, noi dobbiamo prendere l’atleta e portarlo a ottimizzare le sue prestazioni. Il collettivo è fondamentale, il valore di ogni singolo non fa mai quello del collettivo”. Risponde così il nuovo tecnico della Lazio durante la conferenza stampa di presentazione.

“Sicuramente l’impianto sarà una difesa a 4 con il doppio esterno. Poi ci sono piccole variabili all’interno, ma da lì non ci spostiamo. C’è l’impianto, poi c’è la cosa più importante, cioè tutto il resto: equilibrio, ferocia, capacità di prendere gli avversari. Mi piace un calcio di ritmo nelle due fasi. Per l’obiettivo devo partire dalla squadra, il mio è migliorare il campionato dello scorso anno, abbiamo 47 partite, l’obiettivo è farne di più. Sono più di 5mila minuti, sarà importante tutto l’organico, l’importanza della rosa. Ogni giocatore deve giocare qualunque minuto al proprio massimo – prosegue il tecnico, convinto che i giocatori più esperti possono dare ancora molto –. Non parliamo di senatori. Questa è una squadra che ha cultura, sarà fondamentale l’integrazione dei nuovi. Ho salutato i calciatori, c’è gente vogliosa, interessa il campo, portare un clima di fiducia e gioia nel lavoro. Sono le cose più importanti. Se ti alleni forte, il senso del lavoro si porta in campo la domenica” chiosa.

8 Luglio 2024
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