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8:28 pm, 21 Giugno 24 calendario

L’economia dello spazio varrà quasi 2 miliardi di dollari, Mattarella :«Sia un bene dell’umanità»

Di: Redazione Metronews
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Affollato, sempre di più, e redditizio, sempre di più. E’ lo spazio intorno alla Terra, da luogo inesplorato a luogo sfruttato in molto meno di cento anni. Secondo le stime, prudenti, del World Economic Forum entro il 2035 l’economia dello spazio varrà 1.800 miliardi di dollari. I più ottimisti si avvicinano ai 2.500 miliardi di dollari.

«Lo spazio diventerà sempre più una connessione tra persone e beni. Cinque settori – catena di approvvigionamento e trasporti; alimenti e bevande; difesa finanziata dallo Stato; vendita al dettaglio, beni di consumo e lifestyle; comunicazioni digitali – genereranno oltre il 60% dell’aumento del valore dell’economia spaziale entro il 2035», rileva il Wef.

L’economia dello spazio ha riflessi immediati molto “terrestri”

Tutto ciò in meno di 80 anni: il primo razzo spaziale portò in orbita il sovietico Sputnik il 4 ottobre 1957 e il primo uomo, Yuri Gagarin, lasciò la Terra il 12 aprile 1961. L’economia dello spazio ha riflessi immediati molto “terrestri”: dal navigatore di auto e telefonini (ma soprattutto di navi e aerei) al monitoraggio della logistica per far arrivare in tempo le merci deperibili sugli scaffali per la vendita, dal meteo ai più misteriosi usi militari fino ad arrivare all’Internet via satellite.

L’Italia nello spazio

L’Italia ha sviluppato in passato satelliti sia per le telecomunicazioni che per la navigazione. Oggi l’Asi partecipa ai progetti Athena-Fidus e Galileo. Athena-Fidus è un sistema satellitare per servizi di comunicazione a «banda larga» per usi governativi civili e militari, sviluppato dall’Asi e dal Cnes. Galileo è il sistema globale di navigazione satellitare dell’Unione europea progettato per inviare segnali radio per il posizionamento, la navigazione e la misurazione del tempo.

I satelliti militari

Lo sviluppo della rete di satelliti per uso militare ha essenzialmente tre funzioni: spia (o ricognizione) senza il rischio di perdere aerei o vedersi catturati piloti dal “nemico” e con in più la possibilità di spiare, a loro insaputa, anche gli alleati. Puntamento e guida di armi e missili. Armi vere e proprie di per sé (in particolare contro satelliti nemici).

Nel 2019 il presidente Usa Donald Trump varò la Space Force: 16.000 fra militari dell’aviazione e civili, divisa Blu, logo dedicato e formalmente appoggiato all’Air Force anche se si tratta di una vera e propria arma a sé. Nel 2020, i russi annunciarono di aver piazzato un satellite-arma accanto a un satellite Usa per distruggerlo all’occorrenza. Quest’anno la rete russa è cresciuta, ma altrettanto hanno fatto quelle Usa e di altri Paesi.

I satelliti civili

Si tratta soprattutto di apparecchiature meteo, per le telecomunicazioni e per la navigazione. L’Europa ha avviato da anni il progetto Galileo creando un sistema alternativo allo statunitense Gps. Tutte le caratteristiche dei satelliti civili hanno anche risvolti militari, in particolari telecomunicazioni e navigazione.

Grazie ai satelliti migliora l’accuratezza del tracciamento delle spedizioni. Dallo spazio arriva un aiuto decisivo alla logistica sia per la navigazione terrestre, navale o aerea, con forte impatto anche sulle operazioni umanitarie di soccorso e rifornimento di aiuti.

Lo spazio e internet

La costellazione Starlink, avviata nel 2015, comprende già oltre 5.000 mini satelliti (alla fine dovrebbero essere quasi 12.000) che garantiscono l’accesso a Internet dove non ci sono altre soluzioni. E’ stata fornita all’Ucraina dopo l’invasione, è abitualmente usata in caso di calamità naturali in zone remote o dove le reti terrestri sono rimaste danneggiate.

L’esplorazione dello spazio

E’ ancora un settore importantissimo: dal telescopio Hubble alle sonde verso la Luna o pianeti del sistema solare alla Stazione spaziale internazionale, costretta a fare sempre più spesso manovre “evasive” fra i detriti più o meno grandi prodotti nei primi sessant’anni di attività umana nello Spazio.

Il turismo spaziale

Ci siamo già arrivati, con biglietti dal costo nell’ordine di centinaia di migliaia di dollari per i primi pionieri del turismo extra-terrestre, fino a qualche anno fa relegato nei libri di fantascienza.

Mattarella: «Lo spazio sia un luogo dell’umanità»

«Lo spazio sia un luogo comune dell’umanità. E’ questo un messaggio fondamentale per il futuro della terra e dell’umanità che viene da qui – ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella che ha visitato la sede Esa-Esrin di Frascati dove ha assistito alla Phi-Experience, la stanza multimediale di osservazione del nostro pianeta, incontrando i vertici dell’istituto e i ricercatori europei -. Lo spazio è sempre più una dimensione dominante, crescente, protagonista per la terra e la vita dell’umanità. Da qui esce un messaggio da sottolineare, di una volontà doverosa per la comunità scientifica internazionale».

«Esaminare, studiare, approfondire l’andamento dei fenomeni della Terra – ha proseguito Mattarella – consente benefici sempre più ampi alle persone e ai territori, particolarmente in ambiti e territori in cui si manifesta fragilità come siccità, desertificazione, innalzamento delle acque marittime».

 

21 Giugno 2024
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