elezioni europee 2024
6:01 am, 29 Maggio 24 calendario

Benedetta Scuderi (Verdi e Sinistra): «Partecipazione e maggiori diritti»

Di: Lorenzo Grassi
Benedetta Scuderi
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In vista dell’appuntamento con le Elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024, Metro ha posto alcune domande a candidate e candidati di diversi schieramenti.

Benedetta Scuderi è candidata per la lista Alleanza Verdi e Sinistra nella Circoscrizione Nord-Ovest.

Tanti chiedono una riforma della Ue, cosa fare?

«Molte persone purtroppo vedono ancora l’Europa come un’entità astratta e lontana anni luce, e a volte non hanno tutti i torti. Ma l’Ue prende gran parte delle decisioni più importanti per la nostra vita quotidiana. Il nostro obiettivo come Alleanza Verdi e Sinistra è chiaro: passare da un’unione delle Nazioni a un’unione politica delle persone e dei diritti. Significa ad esempio eliminare quel potere di veto che troppe volte blocca sacrosanti e urgenti passi avanti e introdurre un sistema a maggioranza qualificata. Bisogna ridimensionare il Consiglio europeo e dare più poteri al Parlamento, permettendo l’iniziativa legislativa o facendolo partecipare alle decisioni di politica estera. Così si rafforza pure il rapporto tra Istituzioni europee e cittadini. Dobbiamo tenere lontani nazionalismi come quelli di Meloni e Salvini, che mettono in discussione lo stato di diritto e rischiano di trasformarci nell’Ungheria di Orban».

Come bisogna affrontare la stringente crisi climatica?

«Posso citare la proposta che il nostro gruppo dei Verdi in Parlamento europeo ha già presentato: un fondo per la decarbonizzazione da 200 miliardi l’anno per tutta l’Europa. Di questi, 30 sono per l’Italia. Cifre da ottenere con un contributo minimo delle fasce che hanno un patrimonio tra i 4 e 5 milioni di euro. Risorse che sosterrebbero anche la riqualificazione energetica degli edifici. Per la transizione industriale si deve puntare su settori come quello del riuso delle materie prime delle batterie, delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Pianificazione e investimenti Ue devono andare in questa direzione. Urgente è anche lo stop a ogni sussidio pubblico agli allevamenti intensivi».

A livello internazionale la Ue non ha “una voce sola”.

«L’Europa deve essere effettivamente coesa e diventare un’unione politica. Ad esempio con una politica estera comune che abbia la pace come priorità e sia decisa dall’organo democraticamente eletto: il Parlamento. In parallelo occorre una politica di difesa comune, che superi il modello nazionale in cui ogni Stato membro prende decisioni a sé stanti, anche in ottica di razionalizzazione delle risorse attualmente spese dai singoli Stati».

Come rilanciare il sogno europeista nato in Italia?

«Lavoriamo per un’unione fiscale, con criteri progressivi e proporzionali, e per una riforma dei trattati. In ogni caso l’obiettivo resta quello di avvicinare l’Europa ai cittadini. Su questo la forza dell’Italia è il suo tessuto socioeconomico variegato e ricco di potenzialità, che dobbiamo rendere protagonista delle dinamiche europee, anche intensificando il dialogo delle Istituzioni Ue con quelle nazionali, con la società civile e con le parti sociali. Inoltre cittadinanza europea deve voler dire uguali diritti, opportunità e doveri, con una legge elettorale uniforme a livello Ue, più opportunità ai giovani a partire dall’aumento delle borse Erasmus, più giustizia di genere con un congedo parentale obbligatorio e di pari durata per entrambi i genitori e massima tutela dei diritti civili».

 

 

29 Maggio 2024
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