Kaze: “Post buio è un disco molto intimo che mi racconta”
Un progetto intimo, personale, interamente scritto da un’artista a tutto tondo come Kaze (al secolo Paola Gioia Kaze Formisano, nata a Nairobi, in Kenya, 28 anni fa) e co-prodotto da Wolfgang e Plastica. “Post buio”, fresco di stampa, conta 10 tracce in cui Kaze, al suo primo album, prende per mano l’ascoltatore e lo invita a partecipare a una notte di festa, coinvolgendolo in ogni momento.
Kaze da ballare tutta la notte
Un mix di brani indie-pop, per il “pre-serata”, pezzi da club, che evocano il caos e l’energia della festa, e ballad, da ascoltare quando la notte volge al termine. È un caleidoscopico di colori, parole, forme e suggestioni la musica di Kaze, nuova promessa del pop italiano. A fare da apripista all’album: “Amplesso (intro)”, un pezzo molto sensuale, in cui la voce vellutata e seducente di Kaze racconta una relazione fatta di carnalità e passione, nata da un incontro casuale.
Kaze, come definirebbe il suo lavoro?
«Un disco molto intimo e personale, direi».
Come nasce Post buio
«Dalla necessità di sfogare, esprimere aspetti della mia personalità e per poter dire cose che non dico abitualmente».
Kaze, è stata la spokesperson per l’Italia agli ultimi Eurovision e ha sfilato sul red carpet di Venezia 80. In quale veste si sente più a suo agio?
«Mi sento a mio agio quando performo in generale. Mentre le situazioni sociali molto affollate mi mettono a disagio».
Nata a Nairobi (Kenya) da madre burundese e padre napoletano. Cos’ha preso dell’una e dell’altro?
«Da mia madre: il coraggio. E da mio padre: la determinazione».
Sognando Mahmood
Con chi le piacerebbe collaborare se potesse scegliere?
«Con Mahmood, lo stimo tanto. Nel cinema non ho nomi in particolare, ma sicuramente imparo molto guardando; quindi, come in Call My Agent mi piacerebbe avere vicino talenti enormi da cui “rubare” con gli occhi. Nella moda sono tanti i brand che stimo e che mi incuriosiscono, mi piace collaborare con brand giovani e innovativi».
Un proggetto?
«Sono troppo scaramantica per dirlo. In generale però penso di voler continuare a fare quello che mi piace, con obiettivi sempre più alti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA