Gianluca Grignani
10:59 am, 3 Aprile 24 calendario
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Grignani: “Residui di rock’n’roll? Il mio presente, passato e futuro”

Di: Orietta Cicchinelli
Grignani
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Cantautore “eclettico ed elettrico”, dal timbro unico, Gianluca Grignani, dieci album di inediti all’attivo, torna dal vivo con “Residui di rock’n’roll”, il nuovo tour che sta portando live nei club italiani.

Gianluca Grignani da Milano a Roma

Dieci rendez-vous unici in location, come l’Alcatraz di Milano (dove suonerà il 3 aprile), il Milk di Torino (4 aprile), l’Orion di Ciampino (il 18), il Viper di Firenze (il 28 aprile), che accentuano il carisma del cantautore, chitarrista e produttore discografico milanese, classe 1972. Il titolo scelto per il tour è già tutto un programma…

«Finalmente parto con questo tour, “Residui di rock’n’roll”, poi ci saranno il libro, poi un singolo, il primo capitolo della trilogia “Verde smeraldo” e, a seguire, gli altri due. Il live non si fermerà mai. Il tour è soltanto l’incipit del progetto! Ci sono canzoni che non possono esimermi dal farle. Ha livello di scenografia, invece, posso dire che sul palco ci sono persino le fiamme, sarà da vedere! Con il tecnico luci Walter Luzzo e il mio chitarrista Salvatore Cafiero abbiamo creato una cosa molto interessante: è un concerto in cui ti emozioni subito, fin dall’inizio, ed esci che sei sudato ed esaltato».

Grignani ripercorre la sua trentennale carriera…

E cosa vede lungo il viaggio? E cosa resta?
«Restano i residui di rock’n’roll dietro, mentre quello che vedo è il rock’n’roll davanti. Spero di fare altri residui di rock roll, perché sono la mia storia, quella della gente e di chi viene a vedermi… La storia un po’ di tutti! Perché “La storia siamo noi”».

Ed è meglio avere più rimpianti o più rimorsi?
«Meglio non avere niente, né rimpianti né rimorsi». Qualche volta ha nostalgia del passato? «Sì, ma non è una delle mie inclinazioni che ho tanto, ho più fame di fare cose che nostalgia. Sono più propenso verso il guardare cose future, cose che verranno, non ho nostalgia». Nei live ha una scaletta ricca di hit: da “Destinazione Pa ra d i s o ” a “La mia storia tra le dita”, da “La fabbrica di plastica” a “Quando ti manca il fiato”, quest’ulti – ma presentata a Sanremo 2023. Prevede anche dei duetti? «Può darsi che venga a trovarmi qualche amico all’ultimo minuto, perché no? Per ora non è in programma».

A proposito di Sanremo

È stato sette volte in gara e due volte in qualità di ospite … Cosa ha amato del Festival e cosa no? Tornerebbe all’Ariston?
«Del Festival di Sanremo amo tutto. Quello che non amo sono i Premi. Sì, ci tornerei su quel palco».

Oggi come si vede? E come vorrebbe vedersi?
«Mi vedo in crescita, mi vedo in movimento, mi vedo in miglioramento e mi vedo come un uomo che fa più i conti con sé stesso che con quello che ha fatto nella sua vita. Faccio più i conti con la mia persona, tra me e me, non con gli altri; con gli altri credo di aver fatto bellissime cose e continuo a farle anche oggi, o almeno ci provo, mentre con me stesso son stato meno bravo. Sono il mio peggior nemico, ma sto cercando di migliorare».

La musica è cambiata

Il rock – mi dicono i più giovani – è surclassato dal rap. Lei che ne pensa?
«Penso che, se piaccio ai giovani, se hanno voglia di ascoltarmi (così è come sembra guardando a Spotify), o comunque se hanno voglia di venirmi a sentire nei concerti live, senza neanche avere un singolo fuori, allora vuol dire che qualcosa del rock ancora piace ai ragazzi. Almeno io credo di essere rock, così mi dicono, è un linguaggio che mi viene più semplice. Non riesco ad essere pop, non mi viene semplice».

Progetti prossimi…
«Dopo questo tour pubblicherò un libro, poi sarà la volta di un singolo, il primo capitolo della trilogia “Verde Smeraldo” e il resto è un divenire… Sono stato tutto questo tempo fermo ad organizzare quello che sta per uscire. Fra qualche giorno, poi, inizio con la prima data e non mi fermerà più nessuno!». È la promessa: parole e musiche by Gianluca Grignani.

3 Aprile 2024
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