Scienza e Salute
10:10 pm, 21 Marzo 24 calendario
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Trapiantato il primo rene di maiale su un uomo

Di: Redazione Metronews
Trapiantato Rene Maiale
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Trapiantato il primo rene di maiale su un uomo. L’intervento senza precedenti effettuato negli Stati Uniti. Una speranza per migliaia di malati.

Trapiantato il primo rene di maiale su un uomo

Un gruppo di chirurghi di Boston ha trapiantato il rene di un maiale geneticamente modificato su un uomo di 62 anni, con malattia renale allo stadio terminale. È la prima procedura di questo genere mai eseguita, riporta il “New York Times”. Per gli esperti, l’intervento è una pietra miliare della medicina. L’uomo continua a migliorare, dicono i medici del Massachusetts General Hospital. E in caso di successo del trapianto, la svolta offrirà speranza a centinaia di migliaia pazienti i cui destini restano legati alla disponibilità di un organo nuovo.

Finora i segnali sembrano promettenti: i reni rimuovono i prodotti di scarto e i liquidi in eccesso dal sangue, e il nuovo rene ha iniziato a produrre urina poco dopo l’intervento chirurgico, avvenuto lo scorso fine settimana. Il paziente riesce già a camminare nei corridoi dell’ospedale e potrebbe essere dimesso presto.

Gli scenari futuri

Questa prima mondiale apre diverse prospettive. Una nuova fonte di reni potrebbe risolvere un problema annoso. Quello legato «all’accesso inadeguato dei pazienti appartenenti a una minoranza ai trapianti di rene», ha osservato Winfred Williams, del Mass General, nefrologo curante del paziente. E c’è un altro aspetto: se i reni di animali geneticamente modificati potessero essere trapiantati su larga scala, anche la dialisi «diventerebbe obsoleta», ipotizza Leonardo V. Riella, direttore medico per i trapianti di rene al Mass General.

Il paziente trapiantato

Il paziente sottoposto a trapianto a Boston, Richard Slayman, supervisore del dipartimento statale dei trasporti, soffriva di diabete e ipertensione ed era in cura al Mass General. I suoi reni sono andati in insufficienza ed è stato in dialisi per 7 anni. Nel 2018 ha ricevuto un rene umano. Ma anche l’organo donato ha fatto la stessa fine e ha sviluppato altre complicazioni. Quindi Slayman ha ripreso la dialisi nel 2023.

Purtroppo però ha avuto gravi complicazioni vascolari e per lui sono cominciati ricoveri ricorrenti, ha spiegato Williams. Infine di nuovo la lista d’attesa per un altro organo. «Stava diventando sempre più scoraggiato, diceva di non poter proprio andare avanti così», ha raccontato il medico. «Ho iniziato a pensare alle misure straordinarie che avremmo potuto adottare» Slayman avrebbe dovuto aspettare fino a 6 anni per avere un rene umano. «Non sarebbe stato in grado di sopravvivere».

Il trapianto con organi di animali

Lo xenotrapianto – l’impianto di un organo animale in un essere umano – è stato proposto per decenni come una potenziale soluzione che potrebbe rendere i reni molto più ampiamente disponibili. Ma il sistema immunitario umano rifiuta il tessuto estraneo, causando complicazioni potenzialmente letali, e gli esperti sottolineano che il rigetto a lungo termine può verificarsi anche quando i donatori sono ben assortiti. Negli ultimi anni, però, sono stati diversi i progressi scientifici che hanno avvicinato questo traguardo, rendendo possibile la modifica dei geni animali per rendere gli organi più compatibili e con meno probabilità di essere rigettati dal sistema immunitario.

Il rene trapiantato proveniva da un maiale progettato dalla società biotecnologica eGenesis, che ha rimosso tre geni coinvolti nel potenziale rigetto dell’organo. Inoltre, sono stati inseriti 7 geni umani per migliorare la compatibilità umana. I maiali trasportano retrovirus che possono infettare gli esseri umani e l’azienda ha anche inattivato gli agenti patogeni.

(Immagine d’archivio)

21 Marzo 2024
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