Sanremo 2024
10:27 am, 6 Febbraio 24 calendario

Sanremo col botto: falso allarme bomba a Villa Nobel. Ama apre ai trattori

Di: Redazione Metronews
condividi

Sanremo parte col botto. Scongiurato, fortunatamente. Si sono vissuti momenti di paura ieri sera a Villa Nobel, dove era in corso un party per il Festival. L’edificio è stato evacuato per un allarme bomba, dopo una telefonata anonima al commissariato della città.

Il falso allarme bomba a Villa Nobel

Alla festa di inaugurazione di Villa Nobel, quartier generale delle radio Mediaset per il Festival, erano presenti 27 dei 30 cantanti in gara: i partecipanti si erano appena seduti per la cena quando all’improvviso hanno fatto irruzione le forze dell’ordine chiedendo di lasciare immediatamente il luogo, senza fornire ulteriori spiegazioni. La villa è stata evacuata e gli organizzatori hanno dovuto attendere il via libera per far rientrare tutti al termine dei controlli. Sono in corso indagini e accertamenti sulla scheda sim da cui sarebbe partita la telefonata anonima.

Il racconto su IG di Francesco Facchinetti

Dal suo profilo Instagram, Francesco Facchinetti ha raccontato quanto accaduto: «Stiamo uscendo perché è arrivato un allarme bomba, ci hanno detto di uscire, è arrivata la polizia per controllare. Vediamo cosa succede. Eravamo al primo, circa 350 persone alla festa. Sono tutti preoccupati, vedendo i cani che cominciavano a girare. Sembra che ci sia qualcosa di esplosivo, non so bene cosa. Aspettiamo». Poi, la rassicurazione: «Non è successo niente, non è esplosa nessuna bomba».

La polemica tra Albano e Amadeus

Tutto a posto, dunque. Tranne la polemica tra Albano e Amadeus che, invece, prosegue a vele spiegate: «Non faccio polemica – ha detto Albano ai microfoni di The Breakfast Club su Radio Capital –  ho solo spiegato che l’anno scorso ho presentato il brano nuovo ad Amadeus e lui mi ha detto di presentarmi come ospite d’onore e poi tornare l’anno successivo in gara e così ho fatto. E Amadeus quest’anno mi ha detto che non mi vedeva più a Sanremo. Ma Sanremo è soprattutto la gara. L’ospite d’onore ben venga, è simpatico, emozionante, ma non è la gara. Io sono un uomo da gara».

I trattori verso Sanremo

Chi invece non entrerà di certo in gara ma cercherà comunque di arrivare nella Città dei Fiori è l’esercito degli agricoltori con i loro trattori al seguito. Già nei giorni scorsi avevano chiesto ad Amadeus di essere ospitati per «far capire le nostre ragioni al grande pubblico». Oggi il collettivo degli agricoltori dal presidio di Asti fa sapere che “invieranno un preavviso alla questura di Imperia, perché una delegazione ha intenzione di andare a Sanremo, la sera di venerdì 9 febbraio, durante il Festival”.

Intanto, in vista della prima serata di Festival la situazione relativa all’ordine pubblico e la sicurezza è «tranquilla e sotto controllo» fa sapere la questura di Imperia. Disposti tutti i servizi di sicurezza idonei a far fronte a ogni evenienza, e in tutto il perimetro che circonda il teatro Ariston sono attivi controlli, sorveglianza e dissuasori anti terrorismo che da piazza Colombo chiudono l’accesso a corso Matteotti a poche decine di metri dall’Ariston. E non ci sarebbe alcun timore neanche sul fronte di un possibile arrivo dei trattori degli agricoltori in protesta.

L’ok di Amadeus ai rappresentanti degli agricoltori

«Nessun cambio di idea rispetto a ieri – conferma Amadeus -, le porte per i rappresentanti degli agricoltori sono aperte. Nessuno mi ha chiamato al cellulare. Se ci sarà qualcuno che contatterà la Rai, farà sapere chi sono le persone o la persona che ha desiderio di essere presente e lo valuteremo assolutamente. Non so neanche chi li appoggia politicamente, non sono contro qualcuno. Sono a favore delle persone e, anche se è difficile crederlo, non ne faccio una scelta politica. Io ho fatto l’istituto agrario, mi hanno detto “vai a zappare la terra” e ho zappato in modo serio, e so anche guidare il trattore. Ci sono tanti lavoratori, non ne faccio una questione politica ma è la politica che spesso sposa le cause. C’è gente che ha una difficoltà enorme, ma ripeto io non ne faccio una questione politica».

«Vengono il 9 febbraio? – risponde a una giornalista che gli riferisce di una voce che circola sulla data -. Non lo so, apprendo da te questa data. Qualora dovessero venire, ne parlerò con l’azienda, è chiaro che non potrà essere un comizio. Non ci sono serate “scariche”, è una cosa che aggiungeremmo a serate piene».

The Kolors: «Sì agli agricoltori sul palco»

Il leader dei The Kolors, Stash, ha commentato la protesta degli agricoltori: «Noi a prescindere dalle questioni politiche, da cui prendiamo le distanze, pensiamo che qualsiasi tipo di protesta abbia di base un vero messaggio, perché quando c’è una protesta vuol dire che si vuole tenere con tutte le forze, con le unghie, qualcosa che qualcuno ti sta portando via. Mi sembra di capire – ha aggiunto – che questa protesta è nata per trattenere con forza l’importanza del Made in Italy, cosa che noi stiamo cercando di fare con la musica. Per questo mi sento vicino a questa protesta».

Il sindaco di Ravenna a Amadeus: “Tenere alta l’attenzione sull’alluvione”

A proposito di richieste di visibilità. Alla vigilia dell’esibizione di Mirko Casadei con Romagna mia al Festival di Sanremo prevista per domani, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale ha scritto una lettera aperta a Amadeus sui temi dell’alluvione che a maggio dello scorso anno ha colpito la Romagna.

“Caro Amadeus, Romagna mia sia un’esortazione a tenere alta l’attenzione sull’alluvione. Qui c’è ancora tantissimo da fare. La scelta di portare sul palco dell’Ariston l’esibizione di Mirko Casadei per onorare i 70 anni di Romagna mia è per noi romagnoli commovente; ti siamo grati per il segnale di grande attenzione e per la volontà di rendere un tributo pubblico alla nostra meravigliosa terra, tanto più dopo i devastanti eventi alluvionali dello scorso maggio. Da romagnolo – prosegue il sindaco -, ravennate di origine quale sei, puoi ben comprendere come le note di quella canzone, ancora di più dopo le alluvioni, accendano in noi sentimenti di orgoglio e dignità e ci facciano sentire una comunità ancora più forte e coesa. Romagna mia in questi 70 anni è diventata anche la canzone di milioni e milioni di italiani e stranieri che hanno trascorso nella nostra terra indimenticabili giorni di vacanza ricevendo affetto, ospitalità e servizi come in nessun altro luogo del mondo”.

P.P.

6 Febbraio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo