Irene Effe
10:34 pm, 25 Gennaio 24 calendario
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Irene Effe: “Sono tornata e finalmente Mi libero dal male”

Di: Orietta Cicchinelli
Irene Effe
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Cantautrice di talento, Irene Fornaciari, in arte Effe, (classe 1983) cambia pelle con “Mi libero dal male”, un pezzo del nuovo corso artistico e umano della figlia di Zucchero.

Irene Effe a Metro

Irene, come Enrico Ruggeri canta, “Le ragazze a 40 anni” fanno il punto con il treno che passa. Anche a lei è capitato?
“Dopo il mio progetto del 2016 e l’ultimo Sanremo vivevo un momento un po’ confuso. Non ero molto a fuoco e mettevo in dubbio la mia vita e la mia carriera. Ho dovuto fermarmi per capire chi fossi, perché quando hai intorno tante persone che credono in te ma non va e incominciano tutti a dirti cosa fare, allora ti snaturi e non sai più chi sei. Non sapevo più cosa mi piacesse veramente, avevo paura di esprimere le mie opinioni. Allora mi sono fermata a riflettere per un bel po’ di tempo. Ero svuotata. Certo, ho continuato a suonare, a fare live ma non ho scritto nulla”.

Poi è arrivata “Mi libero dal male”…

“Ho pensato a un certo punto di mollare la musica. Sono molto timida, insicura, e mi sentivo un po’ persa. Ho cominciato pian piano a riapprocciarmi ai miei strumenti. Nello studio di casa ho messo le mani sull’organo digitale e mi è venuta questa melodia. Avevo bisogno di sfogarmi e ho aggiunto arrangiamenti, anche tribali, per sfuggire alla paura. Mi sono ritrovata, era notte, con questo pezzo con arrangiamento e melodia. Forse una fiammella si era riaccesa in me. Mi sentivo finalmente libera di esprimermi. Con questa canzone mi scavo dentro. E quando ho iniziato a scrivere il testo mi veniva solo “non ho più niente da dire se non dire niente”. Così ho iniziato a vomitare quel che avevo dentro”.

Sanremo è alle porte

Irene, ha calcato il palco dell’Ariston: nel 2009 nelle Nuove Proposte. Nel 2010 con I Nomadi e il brano “Il mondo piange”, poi nel 2012 e nel 2016…
“Ho ricordi intensi. Io mi sono esibita all’Olympia di Parigi, alla Royal Albert Hall di Londra, ma il Festival è più difficile. Quando sta per iniziare Sanremo nella mia memoria torna l’ansia. Ma è un’esperienza forte e una vetrina importantissima”.

Prima e dopo Sanremo.
“Sicuramente ti dà una spinta di popolarità e la gente ti riconosce per strada. Ti permette di portare in giro la tua musica con tantissimi concerti. Ma nulla è cambiato in me”.

Ci tornerebbe al Festival?
“Certo, oggi lo farei con una testa diversa e consapevole”.

Magari ci tornerà con suo padre Zucchero Fornaciari e una canzone vostra? Sarebbe bello!
“No. Lo escludo. Siamo due teste troppo diverse. La nostra strada si è divisa da tempo”.

Il pronostico di Irene Effe

“Vorrei vincesse una donna! La Bertè? Fantastica! È una bestia sul palco: come fa ad avere tutta quella energia e una voce così graffiante? Sono curiosa di sentire il suo pezzo”.

Che progetti ha dopo la promozione del singolo?
“Sto lavorando all’album che uscirà in primavera, sulle orme di questo singolo, con sonorità più elettroniche rispetto al passato. Amo il soul e il blues, ma ho esplorato nuove strade che mi affascinano. Essendo in un momento di ricostruzione, spero di fare tanti live nei club e nei teatri”.

Un sogno by Irene?
“La salute della mia famiglia innanzitutto. Poi, vorrei riuscire nel progetto di fare della mia passione il mio lavoro e trovare così il mio piccolo spazio nel mondo”.

25 Gennaio 2024
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