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7:27 pm, 11 Gennaio 24 calendario

Israele imputato alla Corte dell’Aia con l’accusa di genocidio a Gaza

Di: Redazione Metronews
Israele imputato
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Israele sul banco degli imputati a L’Aia per genocidio: la Corte internazionale di giustizia, il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite, ha iniziato ad esaminare ieri il ricorso presentato dal Sudafrica che chiede «misure provvisorie urgenti» contro lo stato ebraico per la conduzione della guerra a Gaza. Secondo l’accusa, Israele sta commettendo un genocidio nella Striscia e il Sudafrica chiede al tribunale delle Nazioni Unite di agire urgentemente «per proteggere da ulteriori, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese derivanti dalla convenzione sul genocidio, che continua ad essere violata impunemente».

Israele imputato all’Aia

Nella sua richiesta scritta di 84 pagine, il Sudafrica ha dichiarato che «gli atti e le omissioni di Israele» «hanno carattere genocida perchè sono intesi a provocare la distruzione di una parte sostanziale del territorio palestinese». Israele, firmatario della Convenzione internazionale contro il genocidio del 1948, ha respinto le accuse come «diffamanti» e presenterà i dettagli della sua difesa a partire da oggi. I leader israeliani hanno già affermato che le accuse del Sudafrica «distorcono il significato di genocidio e lo scopo della convenzione. Le accuse dovrebbero essere rivolte invece contro Hamas, organizzazione terroristica etichettata a livello internazionale la cui distruzione è l’obiettivo della campagna militare a Gaza». Tel Aviv sostiene di avere agito per legittima difesa.

Chieste misure rapide

I casi di genocidio, notoriamente difficili da dimostrare, possono richiedere anni per essere risolti, ma il Sudafrica chiede alla Corte di attuare rapidamente «misure provvisorie» e di «ordinare a Israele di cessare di uccidere e di causare gravi danni mentali e fisici al popolo palestinese a Gaza». Si chiede inoltre a Israele di fermare le restrizioni sugli aiuti e le direttive di evacuazione. Le decisioni della Corte sono generalmente vincolanti, sebbene il tribunale dell’Onu abbia pochi mezzi per farle rispettare. Nel 2004, la Corte ha emesso un parere non vincolante secondo cui la costruzione da parte di Israele della barriera di sicurezza all’interno del territorio della Cisgiordania occupata era illegale e doveva essere smantellata, ma vent’anni dopo, il sistema di mura e recinzioni è ancora in piedi.

Netanyahu: «Il mondo è sottosopra»

Prima della richiesta del Sudafrica, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un video in cui affermava che Israele sta combattendo Hamas, non la popolazione palestinese, e sta agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale. «Israele non ha intenzione di occupare permanentemente Gaza o di sfollare la sua popolazione civile – ha detto il premier – Israele è accusato di omicidio mentre combatte contro il genocidio… Il mondo è sottosopra».

11 Gennaio 2024
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